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La nuova drink list 2.3 di Seeds inizia a dare i suoi frutti

È il cocktail bar più nomade di sempre. Il progetto geniale si chiama Seeds e vede celebrare l’ambiente attraverso la sua nuova drink list 2.3. Si tratta di nove miscele che però non si presentano come le definitive, perché l’autunno regala i suoi frutti un po’ alla volta. Come fanno Julian Biondi e Anastasia Kovrigina, due professionisti dell’hospitality che hanno lanciato un nuovo modello di bar e di business a favore dell’ambiente: Seeds.

Seeds e la drink list 2.3 a spasso per l’ambiente

Quando si parla di Seeds bisognerebbe avere sempre Google Maps a portata di mano e calcolare la rotta più breve per raggiungerlo, perché il cocktail bar è itinerante. Chi lo conosce lo sa. Seeds non ha bisogno di grandi presentazioni, perché le parole sono superflue quando si passa più concretamente ai fatti. L’identità di questo cocktail bar nomade, infatti, si concretizza nell’offrire una drink list 2.3 esclusivamente stagionale, dettata dalla sua grande attenzione nei confronti dell’ambiente.

Seeds: localizzato a Firenze con la sua drink list 2.3

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Ottimizzare gli spazi e le risorse è un’idea vincente per un pop-up bar come Seeds, che fino a fine anno (tutti i giorni fatta eccezione di venerdì e sabato) starà all’interno dell’Ostello Tasso a Firenze, uno spazio in cui si è conquistato una gran bella fetta di clienti, ma soprattutto si è costruito una sua credibilità. La filosofia di Seeds si riassume, dunque, in Love Local, Think Global che consiste nel selezionare i fornitori locali in base al loro impegno verso la sostenibilità e la valorizzazione dell’ambiente, assicurando così un impatto minimo sul pianeta da parte dello stesso bar.

A proposito di stagionalità

Per Seeds il concept itinerante di Anastasia e Julian si esprime attraverso una drink list 2.3 che si muove sapientemente tra e nelle stagioni. “I pro e i contro di lavorare veramente sulla stagione è che bisogna assecondarla. E questo significa prendere ciò che la natura offre in quel momento, un po’ alla volta”, spiega Julian Biondi. Senza, dunque, la pretesa di avere tutto e subito. “Per esempio le castagne, che sono un grande classico dell’autunno, non le sto ancora utilizzando nelle mie miscele perché quelle buone sono introvabili. Sto invece sfruttando mele, uva e lamponi che quest’anno sono abbondanti”, ha proseguito il bartender fiorentino.

Cocktail in progress da Seeds

Guardando alla drink list, la premessa di Biondi e Kovrigina sta tutta in un menu 2.3 sempre in progress, ovvero in attesa. Dimostrando tutto il fascino della stagionalità. Il menu provvisorio di Seeds è pensato infatti per comprendere nove miscele che abbandonano a poco a poco l’estate, non per andare in letargo, ma per sbocciare sui tavolini dell’Ostello Tasso, la location fiorentina che fino dicembre 2023 sarà la casa di Seeds.

Le materie prime di tutti i cocktail sono bio, con sciroppi e distillati di propria produzione. Si tratta di combinazioni intriganti già solo a leggerle sul menu, con i nomi che un po’ giocano ancora sulla stagione estiva, come il drink Winner Taco, che ricorda il gelato italiano, e un po’ su quella autunnale, come il cocktail Vendemmia!.

Le nove miscele di Seeds

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Per chi è curioso di leggerle e assaggiarle, ecco le prime miscele della stagione, preparate al Seeds.

Vendemmia!

È un drink senza dubbio essenziale. Sia perché descrive a pieno la stagione autunnale, sia perché è preparato con tre semplici ingredienti: gocce di vino rosso, cordiale di vin dolce e acquavite.

Italian Paloma

È una miscela che rimanda alla freschezza. Il drink è preparato con bitter fatto in casa, miele, tequila e soda al pompelmo rosso di Sicilia.

Tosco Mule

Questo cocktail ha un gusto complesso, ma allo stesso tempo rinfrescante. Oscilla tra ginger beer e cordiale al nocino, uniti dalla vodka distillata proprio da Seeds. Una delizia.

Winner Taco

Un drink particolare? Quello che gioca con il salato e il dolce. Il Winner Taco è fatto da una parte di sciroppo di nachos e dall’altra di liquore di tè alla pesca, con l’aggiunta di tequila e amaro. Per vivere l’estate tutto l’anno.

Seasonal Negroni

Questo cocktail è il Negroni dell’autunno, preparato con infuso di lampone e nepitella, vermouth, bitter e l’immancabile gin.

Old But Gold

È una miscela sempre a base gin, dove c’è ancora traccia di lampone. Però in questo caso sotto forma di liquore che, tra gli ingredienti, presenta anche l’aceto di melagrana. Spumante brut, limone e sciroppo di kombucha chiudono il drink.

Nasty Mary

Il Nasty Mary è senz’altro un altro modo di intendere il Bloody Mary. Vodka, succo di pomodoro (ovviamente bio), un mix di spezie orientali e bitter spicy.

Olionovo

Se siete fan dell’olio extravergine di oliva, provatelo nel gin. Il cocktail include anche l’oliva lattofermentata, sherry e vermouth dry.

Pink’s Not Dead

Uno sciroppo di granatina fatto in casa, limone, mastiha e acquavite normanna. Cos’altro si può volere di più? Un altro Pink’s Not Dead.

Per provare i nove cocktail di Seeds avete ancora tempo. Ma aspettate troppo e ricordate che  le sue miscele sono in continuo divenire. Quindi, potrete trovare anche delle novità, a seconda di ciò che offre la stagione e concede la natura.