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Bodeguita del Medio, il leggendario locale cubano

La Bodeguita del Medio è piccolina: camminando sovrappensiero rischi di passare oltre. Sarebbe un peccato, perché parliamo di una vera e propria istituzione, uno dei locali più famosi dell’Avana e del mondo intero. Qui hanno sorseggiato Mojito personalità come Pablo Neruda, Salvador Allende, Ernest Hemingway, Gabriel García Márquez, Nat King Cole e Julio Cortázar. Pochi luoghi vantano frequentazioni simili.

Bodeguita del Medio, gli inizi

Ci troviamo sull’isola di Cuba, fra le strade strette dell’Avana Vecchia, a metà di via Empedrado Street: una posizione di mezzo che ha probabilmente motivato la scelta del nome. All’inizio, però, la Bodeguita del Medio non si chiama così.

Tutto comincia nel 1942, quando Angel Martínez acquista la Bodega La Complaciente dall’ungherese Sepy Dobronyi. Inizialmente la natura del posto non cambia: è soprattutto un minimarket. Ma il nome diventa Casa Martínez. Di giorno si servono i clienti del luogo. Il tardo pomeriggio e la sera capita che alcuni habitué si fermino per chiacchierare mangiando snack e bevendo drink.

Il più delle volte il cocktail in questione è il Mojito: c’è chi sostiene che sia nato proprio qui, ma l’affermazione non è condivisa da tutti.

Da minimarket a centro della vita culturale

Nel 1949 le cose cambiano rapidamente. Intanto l’offerta culinaria migliora sensibilmente grazie alla cuoca Silvia Torres, detta “la china”. Inoltre, Casa Martínez diventa una calamita per scrittori, musicisti, giornalisti e artisti vari.

Il fascino bohémien del posto è innegabile, cibo e bevande sono deliziose e la conversazione è stimolante. Insomma: in men che non si dica Casa Martínez guadagna sul campo la fama di essere il centro gravitazionale del fermento culturale cubano.

In questo periodo si impone anche un nome diverso: Bodeguita del Medio. Non è chiaro chi abbia iniziato a chiamarla così, anche se il sospetto cade sull’editore Falito Ayon, uno che dava del tu all’avanguardia culturale dell’Avana e che contribuì non poco a fare di Casa Martínez un luogo di ritrovo per gli artisti. L’idea prende piede e il 26 aprile 1950 viene ufficialmente adottato il nuovo nome.

Bodeguita del Medio: la casa degli artisti

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Leggenda vuole che una sera il giornalista Leandro García abbia firmato uno dei muri del locale. Perché l’abbia fatto resta un mistero, però l’iniziativa ha successo e un po’ tutti gli habitué ne seguono l’esempio. Oggi le firme sono migliaia e praticamente non è rimasto un centimetro quadrato libero, anche nei punti più difficili da raggiungere.

Tra le varie firme, la più famosa è probabilmente quella di Ernest Hemingway. Soprattutto perché accompagnata dalla frase “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita“: a indicare i suoi due cocktail preferiti e i locali in cui amava berli.

Mecca del turismo

Abbiamo iniziato questo pezzo dicendo che le dimensioni ridotte della Bodeguita rischiano di farla passare inosservata, al passante distratto. In realtà è vero solo in parte.

Oggi, e per molte ore al giorno, il luogo è assiepato di turistiche sperano in un posto a sedere. Un’attesa che spesso risulta infinita, tanto che molti si accontentano di ordinare un Mojito e berlo in piedi, lungo il marciapiede oppure invadendo la strada. Abbastanza vicino da respirare l’atmosfera del luogo e ascoltare la musica suonata all’interno. Quanto basta per sentirsi parte della storia.