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All’ombra del Vulcano, il pairing vegetale de I Tenerumi

Il primo ristorante vegetariano di Vulcano offre un’esperienza di pairing che combina l’arte culinaria dello chef Davide Guidara e le fermentazioni a cura del bar manager Piero Guarrella. Ecco che cosa aspettarsi da una cena a I Tenerumi, all’interno del Therasia Resort Sea & Spa.

I Tenerumi: una connessione profonda con la natura

Appena messo piede a Vulcano, destinazione di villeggiatura nell’arcipelago delle Eolie celebre per le sue affascinanti sabbie nere, la natura selvaggia dell’isola si manifesta in tutta la sua potenza. La bellezza di un tramonto rosso, dove la sfera del sole sparisce dietro alla vetta di Filicudi, la fresca brezza che accarezza la pelle anche nelle giornate più torride e il rumore del mare che si infrange sugli scogli, diventano i compagni fidati di un soggiorno in questo angolo di paradiso.

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Chi è in cerca di totale relax, qui potrà connettersi con il lato più ancestrale dell’isola e godere del lento scorrere delle giornate. A pochi passi dall’infinity pool, la cui vista si perde su tutte le sorelle dell’arcipelago, si trova il ristorante vegetariano I Tenerumi. Con tavoli bassi in legno e poltroncine morbide su cui abbandonarsi, è progettato per fondersi completamente con l’intorno, senza nessuna barriera tra il verde, il mare e gli ospiti.

Accompagnati dal servizio informale e impeccabile condotto da Aristide Villani, gli ospiti intraprendono un viaggio nella cucina vegetale dello chef Davide Guidara, con un menu degustazione di tredici portate da assaggiare sotto le stelle. L’abbinamento è con i cocktail del bar manager Piero Guarrella, capace di stupire con preparazioni home-made miscelate a spirits classici.

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Davide Guidara

Il risultato è un’esperienza che permette di apprezzare tutte le sfumature di gusto vegetali, nel piatto e nel bicchiere, con un approccio realmente sostenibile. Gran parte delle materie prime provengono infatti dall’orto biologico del Therasia.

La filosofia home-made di Piero Guarrella

Da questa stagione abbiamo fatto un passo avanti con la mixology, iniziando a proporre all’interno dei drink qualcosa di veramente nostro. Le preparazioni home-made ci permettono di far conoscere agli ospiti la qualità degli ingredienti del nostro orto” racconta il bar manager del Therasia Resort Sea & Spa.

Per prima cosa ci siamo concentrati sul rendere territoriali alcuni drink classici. Dall’unione di fragola e malva rosa è nato un tepache eccezionale che abbiamo sostituito allo champagne per realizzare la nostra versione del classico French 75. Oppure il Fleming, dedicato all’inventore della Penicillina, che rappresenta un twist sul Penicillin fatto con miele lattofermentato” prosegue Guarrella. “Amiamo le fermentazioni e le abbiamo rese un nostro segno riconoscibile. Ci caratterizzano e ci permettono di avere sempre dei prodotti nostri, non replicabili altrove”.

L’interesse verso le fermentazioni qui al Therasia non è fine a sé stesso. Nasce infatti con consapevolezza, per avvicinare la mixology alla cucina vegetariana dello chef Guidara. “Quando Davide è arrivato a I Tenerumi, ha portato la sua conoscenza in materia. Ci è sembrato naturale applicare le stesse tecniche anche al bancone con un pairing che andasse oltre” svela il bar manager. “Non volevamo proporre cocktail classici, ma stupire gli ospiti con abbinamenti inediti. Il mio entusiasmo ci ha fatto partire e l’effetto wow ci ha fatto comprendere che la direzione intrapresa è quella giusta”.

Il food pairing de I Tenerumi

Chi prova il menu del ristorante può così abbandonare gli schemi classici e scoprire le miscele studiate ad hoc da Guarrella e il suo team.

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Un drink analcolico con infuso di timo limonato, cordiale di artemisia, eucalipto, gemme di pino e citronella apre la degustazione con gli amuse bouche. Insalatina di ceci, carota e aneto, cipollotto grigliato e olive sott’olio anticipano il servizio del cavolo trunzu fermentato con crema di rucola e finger lime.

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Si prosegue con un twist sul Mojito a base di kombucha di menta piperita e un rum aromatizzato con angelica e maggiorana, servito con zucchine alla scapece marinate in aceto riso e menta con dressing all’aglio nero ossidato. La miscela di tepache di fragola, acqua di pomodoro e foglia di malva rosa si abbina invece a un assoluto di pomodoro. Un trittico composto da insalata di cuore di bue macerato, datterino cotto sotto calce e scalogno marinato alla soia e basilico greco.

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Il contrasto tra parte dolce e acida del tepache alla banana, miscelato con soda alle foglie di fico, accompagna il fagiolo cosaruciaru di Scicli con miso al pistacchio. Il fungo cardoncello servito con pasta di funghi, olio alla paprica e ragù di fungo con gelato al latte di capra si abbina poi al kombucha al rosmarino, anice stellato e arancia. La stessa miscela da sorseggiare con seitan di timilia (grano antico siciliano), salsa al pepe bianco, cipolla e cedro.

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Chiude le portate salate una patata arrosto ed erba cipollina con un kombucha alla menta piperita dalle proprietà altamente digestive, per poi passare a un porro marinato alla vaniglia con glassa al lampone. Insieme a una brioche appena sfornata con crema al cioccolato, arriva anche un cocktail al caffè con buccia di mandarino, latte di cocco e mandorla.

Un sorso fresco, audace, che cattura i sensi e completa il tuffo nella natura di Vulcano. Tra cielo, mare e lussureggiante natura.