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La drink list Our Way del Donovan Bar celebra la sostanza più che l’apparenza  

Il Donovan Bar con il suo ultimo menu Our Way testimonia un meritato orgoglio. Si tratta infatti di una celebrazione del più autentico spirito del celebre cocktail bar londinese, incarnato dalla decennale esperienza di Salvatore Calabrese e dal tocco contemporaneo di Federico Pavan. Ed è un monumento alla mixology che punta sulla sostanza, non sull’apparenza.

Our Way, la drink list del Donovan Bar

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Margarita Blush

La creatività e l’innovazione vanno a braccetto con i cocktail e lo fanno praticamente da sempre. C’è però un rischio, e cioè che la ricerca di novità diventi un gioco fine a sé stesso, pretestuoso, a volte fin troppo azzardato. La nuova drink list del Donovan Bar afferma invece che tradizione e creatività devono trovare un’armonia nella quale la prima occupi un posto di rilievo. Our Way non mette dunque sugli scudi una sperimentazione radicale, bensì un lavoro di lima su quanto maturato nel corso degli anni.

Un minuzioso perfezionamento

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Il team del Donovan Bar

«Questo menu», afferma Salvatore Calabrese, «è completamente incentrato sul minuzioso perfezionamento, non sulla reinvenzione. Non si tratta di essere i più stravaganti, ma i più coerenti. Qui al Donovan Bar vogliamo che ogni ospite sappia che, qualunque cosa ordini, sarà preparata con cura, competenza e con la medesima attenzione che riserviamo a ogni nostro cliente, al fine di rendere la sua esperienza impeccabile. Questo è il nostro stile e si rispecchia in Our Way».

Il Donovan Bar ci tiene a esplicitare che il discorso intorno alla nuova drink list ha tre colonne portanti: elegante semplicità, eccellenza che si conferma nel tempo, profondo rispetto per l’artigianato e i sapori. La vera innovazione, insomma, «non sta nell’inseguire le mode, ma nel padroneggiare ciò che è senza tempo».

Cosa si beve al Donovan Bar con Our Way

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Bellini Colada

Tra i protagonisti della nuova carta spicca il Marimo Martini, rilettura del Vesper con un profilo secco e minerale, arricchito da una delicata infusione di alga: un omaggio sottile a James Bond, ma con l’impronta inconfondibile del Donovan Bar.

Il Bellini Colada reinterpreta invece l’aperitivo veneziano con un focus freschezza, grazie a una texture avvolgente e alla nota ghiacciata del cetriolo. L’Eau de Martinez è un twist del Martinez fatto con gin, tequila, sherry, amaro e patchouli. Anche il Margarita Blush prende le mosse da un classico della mixology, che in questo caso viene preparato con tequila, mezcal, liquore al bergamotto, liquore ai peperoncini verdi e carota viola.

Chiude la nota dolce del Tarte Old Fashioned, un «dessert sotto mentite spoglie che sprigiona la magia dolce e salata di ricotta, pera e bitter ai porcini», cui si aggiungono scotch whisky e whiskey irlandese. Il bonus? La carta, pensata come un taccuino da bartender, riporta schizzi e annotazioni che svelano il processo creativo dietro a ogni miscela. Un vero e proprio tributo alla ricerca e alla precisione che definiscono il lavoro del team.

Immagini courtesy Donovan Bar