Tripletta di cocktail di Matteo Zed: il Bar Director del The Court a Roma ci svela tre ricette

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Capirete perché i suoi cocktail sono così insoliti. Unici. Irrinunciabili. Ecco tre cocktail di Matteo Zed!

Cocktail colossali, davanti al Colosseo. Il The Court ha riaperto e anche il suo Bar Director, Matteo Zed, si è aperto al punto da confidarci ogni dettaglio che riguarda la preparazione di tre dei suoi drink in cui galleggiano tecnica, conoscenza, potenziale alcolico e (tantissima) inventiva.

Matteo Zed, ciò che fa ce l’ha in pugno. È padrone di tutto ciò che crea e persino dei nostri gusti perché li guida, li comprende, li rende curiosi. E se magari abbiamo sempre pensato che il Negroni non facesse al caso nostro, Matteo Zed arriva e stravolge le nostre convinzioni. Con la potenza di un bicchiere.

I cocktail di Matteo Zed

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Matteo Zed, Credits Alberto Blasetti, courtesy The Court Roma

Nel suo “Il Grande Libro dell’Amaro Italiano”, è riuscito persino a distinguersi a Tales of the Cocktail. Se volete vederlo all’opera, vi converrà prenotare un tavolo (o un posto al bancone) e ammirarlo in tutta sicurezza. Sì, perché il cocktail bar di Palazzo Manfredi a Roma ha adottato tutte le dovute misure utili a farvi stare tranquilli –proprio come un aperitivo o un drink dopo cena devono farvi sentire.

E vi sentirete ancora meglio a sapere che, nella drink list del locale, ci saranno anche i tre drink di cui vi stiamo per raccontare. Uno di loro soprattutto, appartiene alla categoria degli Untouchables –che sono quei drink che hanno in qualche modo segnato la carriera di Matteo Zed.

Non può chiaramente mancare una decisa confluenza di amari. Convergono tutti in un cocktail che vi farà di sicuro cambiare idea sul gusto secco dell’amaro.

Ecco le ricette dei tre drink firmati Matteo Zed, Bar Director del The Court a Roma

Matteo Zed propone tre differenti ricette che sono anche tre differenti possibilità di intendere la mixology. Noi ve le raccontiamo qui:

The Metamorphosis Negroni

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Metamorphosis Negroni – Credits Alberto Blasetti, courtesy The Court Roma

The Metamorphosis Negroni impone un’esperienza di gusto paziente. Bella come una rivelazione perché il suo gusto, si scopre nel mentre. Uguale a un palazzo a più piani, The Metamorphosis Negroni però procede per gradi e per sorsi.

Ognuno di loro vi concederà un sapore amaro unico, fino ad arrivare al cuore del drink che è il classico Negroni, quello originale, che tutti conosciamo. Quattro Negroni diversi seguiranno il ritmo dello scioglimento di un cubo di ghiaccio a forma di teschio.

Ingredienti
Amaro al carciofo
Liquore piemontese alle nocciole
Vermouth Rosso Amaranto
Bitter

Procedimento

Il drink si prepara con i quattro amari che sono il risultato di un processo di distillazione attraverso un evaporatore rotante, che lavora a temperature bassissime, sotto lo zero, a differenza invece dei classici alambicchi.

I prodotti del distillatore elettronico vengono poi raccolti tutti in questo cubetto di ghiaccio posto all’interno di un bicchiere Old Fashioned, immerso nella miscela derivante dalla tecnica stir & strain. Allora, è azzeccato dire che si tratta di una vera e propria metamorfosi?

Purple Sea

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Purple Sea – Credits Alberto Blasetti, courtesy The Court Roma

È questo il cocktail che appartiene a The Untouchables, ai best signature drink di Matteo Zed. Rientra tra gli shakerati ed è tutto a base gin. Per farla breve, si tratta di un Gin Sour. Ma nel drink di Zed, il gin gioca con il Blue Tea, un cordial homemade ai fiori (tra cui la violetta) e l’amaro toscano Labaro Viola.

Ingredienti

Gin infuso con fiori di pisello blu

Cordiale di frutti e fiori

Succo di limone

Albume pastorizzato

Procedimento

Shake e double strain. Il risultato è cremosissimo e servito con un coral wafer come garnish.

Peanuts Banana Daiquiri

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Peanuts Banana Daiquiri – Credits Alberto Blasetti, courtesy The Court Roma

Ingredienti

Rum

Platino lavato con burro d’arachidi alla banana

Sciroppo di banane mature

Succo di lime

Procedimento

Un drink da preparare con l’aiuto dei fornelli. Sì, perché in cottura, bisognerà aggiungere al rum il burro d’arachidi alla banana. Ma anche con l’aiuto del più gelido congelatore, perché dopo aver completato il primo passaggio, il drink dovrà riposare per un giorno intero.

Sarà facile proseguire perché la parte grassa resterà solida mentre quella liquida sarà filtrata direttamente nel bicchiere Nick & Nora –il più azzeccato a servire il drink. Miscelare il rum alla banana al succo fresco di lime e allo sciroppo dello stesso frutto. Il Peanuts Banana Daiquiri si serve con una foglia di banano nel bicchiere.