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Un temporary tequila bar nel centro di Roma unisce alta moda e ospitalità di lusso

Il puzzle che ha portato ad Aquazzura Bar è composto da molte tessere. C’è un brand di moda (Aquazzura), uno storico albergo romano (Hotel de Russie), un distillato messicano (tequila) e due bartender di livello: Federico Pavan e Mattia Capezzuoli. C’è pure uno chef, Fulvio Pierangelini.

Aquazzura Bar all’Hotel de Russie

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Edgardo Osorio e Lydia Forte

Partiamo dall’inizio. Siamo nel pieno centro di Roma, a due passi da Villa Borghese e Piazza del Popolo. Qui sorge lo storico Palazzo Lucernari, che ospita l’Hotel de Russie: albergo ultra-lusso appartenente al marchio Rocco Forte Hotels. Fa parte del mondo dell’eleganza anche Aquazzura, maison di calzature, borse e tableware di lusso. Il direttore creativo e founder è Edgardo Osorio, grande appassionato di tequila.

Anche Lydia Forte ama i distillati messicani. Lei è la group director food & beverage dei Rocco Forte Hotels, dunque ha molta voce in capitolo sul fronte dei bar. Un giorno Lydia ed Edgardo pensano che sarebbe bello aprire insieme un posto dedicato al tequila, ritagliando pure uno spazio per il mezcal.

Ora: all’interno dell’Hotel de Russie c’è uno splendido giardino progettato dall’architetto Giuseppe Valadier nella prima metà del XIX secolo. In un angolo del giardino c’è un luogo raccolto, che veniva utilizzato per eventi privati. Lydia ed Edgardo decidono di renderlo pubblico, cambiando l’arredo e inserendo un nuovo bancone. Così il puzzle finale (cioè Aquazzura Bar) inizia a prendere forma.

La firma di Federico Pavan e Mattia Capezzuoli

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Aquazzura Bar

Per completare il quadro serve passare dalla teoria alla pratica. E qui tornano utili alcuni professionisti. I Rocco Forte Hotels possono vantare la presenza di Federico Pavan, braccio destro di Salvatore Calabrese, bar director del Donovan Bar e direttore della mixology dei Rocco Forte Hotels. È lui a creare la drink list di Aquazzura Bar, mettendo sugli scudi il tequila tanto amato da Edgardo Osorioe Lydia Forte.

In quanto a Mattia Capezzuoli, bar manager, a lui compete la gestione quotidiana del locale: «Ho avuto modo di confrontarmi con Federico per quanto riguarda le ricette, i bicchieri, il ghiaccio e tutti i dettagli che ora stiamo portando avanti». In ultimo, Aquazzura ha una linea di porcellane con motivi botanici: si chiama Secret Garden e ben si presta a presentare le tapas ideate da chef Fulvio Pierangelini (creative director of food di Rocco Forte Hotels).

La drink list di Aquazzura Bar

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Aquazzura Bar all’Hotel-de Russie

Il menu di Aquazzura Bar prevede una selezione di tequila e mezcal da ordinare al bicchiere, ma va da sé che la parte del leone è fatta dai cocktail. Spicca il Margarita del mese. «Lo prepariamo con frutta di stagione», racconta Capezzuoli: «Con le fragole, i frutti rossi e poi a ruotare con ingredienti primaverili ed estivi. Quindi possiamo farlo con il mango, l’ananas, la pesca bianca, magari il pompelmo o il pomelo. Ogni mese una nuova declinazione».

Inoltre, il Margarita del mese «si può avere in due versioni: shakerato e filtrato in una coppetta, oppure frozen e dunque preparato con un blender, un po’ di ghiaccio, la purea del frutto del mese e poi servito in un tumbler».

Un cocktail per ogni occasione

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Tequila bar all’Hotel de Russie

Capezzuoli dà qualche dritta. «Per una serata di relax consiglierei il Margarita, perché è un drink leggero, rinfrescante e lo proponiamo in vari modi: Tommy’s Margarita, classico, oppure frozen. Inoltre, con vari brand di tequila e mezcal, gli ospiti possono divertirsi provando diverse basi alcoliche».

Per un incontro romantico «consiglierei il Kiss by Fireche fondamentalmente è un Tommy’s Margarita con un tequila infuso al tamarindo. È leggermente speziato e fruttato, è molto divertente e fresco e ha quel tocco piccante che potrebbe andare bene per una serata romantica».

In un incontro di lavoro non si bevono molti cocktail, ne basta uno: «Io opterei per il Negroni Sfumato, perché è un drink da degustazione. È un pochino più forte, più strutturato e ha una parte divertente dovuta alla sostituzione del gin con il mezcal, che lo rende affumicato e con un corpo più ricco».

A ottobre si chiude

Aquazzura è un pop-up bar, dunque ha una data di scadenza: «Terminerà verso la fine di ottobre», dice Mattia Capezzuoli. Ma se avrà successo, continuerà? «A questa domanda non so rispondere. Di sicuro vorremmo continuare a utilizzare lo spazio che abbiamo allestito e sul quale abbiamo investito».

Aquazzura Bar, il segreto è nei dettagli

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La parola a Lydia Forte: «Edgardo e io abbiamo immaginato Aquazzura Bar durante una vacanza in Grecia – rilassati, sorridenti, circondati da amici – e abbiamo cercato di catturare quell’atmosfera. L’essenza del nostro mestiere è rendere felici le persone, accogliendo ogni ospite e donandogli il buon umore con un pizzico di magia. Il segreto è nei piccoli dettagli: il saluto cordiale del bartender, la linea elegante del bicchiere, il tintinnio del ghiaccio, l’armonia equilibrata del sapore del cocktail, i suoni e i profumi del giardino. Eppure, ciò che davvero rimane è una sensazione che si trasforma, infine, in un bel ricordo di quel momento».

Immagini courtesy Hotel de Russie, Rocco Forte