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Russian Spring Punch, il drink creato da Dick Bradsell

Il Russian Spring Punch nasce durante una festa dove gente sbronza “cadeva dalle scale e si scatenava in danze selvagge“. Parola di Dick Bradsell, orgoglioso inventore del drink che provocò l’innalzamento del tasso alcolico della serata.

E dire che, di suo, questo è il classico cocktail da aperitivo. Non troppo forte: picchia il giusto per alleggerire i pensieri, senza però obnubilarli. Solo che, nel fatidico giorno della sua invenzione, le cose presero una piega diversa.

La pazza storia del Russian Spring Punch

Richard ‘Dick’ Bradsell, che di secondo noma fa Arthur, è il bartender e bar manager che ha battezzato la cocktail renaissance londinese e ha reso celeberrimo il nome del Fred’s Club, a Soho. L’abbiamo già incontrato su queste pagine parlando dell’Espresso Martini e del Bramble, miscelati di sua invenzione e campionissimi fra i drink moderni.

Anche il Russian Spring Punch è cosa sua. Facciamo un salto indietro nel tempo: siamo a un certo punto degli anni Ottanta. Bradsell non ricorda esattamente quando, ma sicuramente “prima della nascita di mia figlia Beatrice, nel 1988” – frase che viene dal magazine Difford’s Guide, fonte primaria per la storia di questo cocktail.

La storia del cocktail

Bradsell viene contattato da due amici, Rebecca du Pont de Bie e Peter Kent, che condividono un appartamento nel quartiere londinese di Knightsbridge. È una zona di lusso, che confina con Hyde Park, ma i due non navigano nell’oro. Desiderano organizzare un cocktail party come si deve: la casa c’è, il budget per l’open bar invece no.

Bradsell ha la soluzione: si metterà dietro il bancone, posizionando davanti a sé un certo numero di bicchieri. Dentro ci sarà ghiaccio, uno shot di vodka, mezzo shot di succo di limone, due cucchiai di zucchero e uno di créme de cassis (liquore a base di ribes nero).

La svolta della serata

L’intuizione geniale è chiedere a ogni invitato di presentarsi con una bottiglia di spumante. Proprio quella sarebbe stata utilizzata per completare il cocktail: “Così, chi fosse venuto con roba scadente avrebbe avuto un drink scadente, chi invece avesse portato un prodotto di livello ne avrebbe ricavato qualità“.

Il dettaglio aggiuntivo, quello che fece deragliare la festa, era che ognuno poteva chiedere di integrare gli shot di vodka a piacere. Quello che già di suo era “una bella mazzata di cocktail“, divento “qualcosa di letale. C’era gente che cadeva dalle scale e si scatenava in danze selvagge. Ho deciso di chiamarlo Russian Spring Punch perché c’è dentro la vodka, che è russa, e perché è un Collins, o un Fizz, che è un drink primaverile“.

La ricetta del Russian Spring Punch

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Il Russian Spring Punch è un cocktail IBA e la ricetta è certificata dall’associazione internazionale dei bartender, nella sezione New Era Drinks.

Bisogna mettere nello shaker qualche cubetto di ghiaccio insieme a 25 ml di vodka, 15 ml di créme de cassis, 10 ml di sciroppo di zucchero e 25 ml di succo di limone fresco. Scuotere in modo da amalgamare gli ingredienti e poi filtrare in un bicchiere highball riempito di ghiaccio. Completare con spumante e guarnire con una fettina di limone o di lime.

Per quanto riguarda lo spumante, vale la regola di Dick Bradsell: se usi un buon metodo classico ottieni un drink di livello, se scegli una bolla da quattro soldi le papille gustative ne soffriranno. È bene che anche la vodka sia di qualità, morbida ed elegante com’è giusto che sia.