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Cantarito cocktail, il cugino del Paloma

Non è vero che il Messico è “la faccia triste dell’America”, come cantava Enzo Jannacci: intanto perché è la patria dei distillati di agave e poi perché annovera tra i suoi cocktail nazionali una delizia come il Cantarito. È un drink fresco, secco ma non troppo, e viene servito in una brocca appositamente pensata per lui. Mica tutti hanno il proprio bicchiere d’elezione: significa qualcosa.

Cos’è il Cantarito

La storia del Cantarito è fumosa e nessuno sa bene quali siano le sue origini. Il luogo di nascita è però noto: si tratta di Jalisco, lo stato messicano patria della tequila. Questo spirito è l’ingrediente principale del cocktail, che di fatto è una variazione del Paloma: la differenza principale è che ci sono più succhi di frutta.

L’ideale è berlo dall’omonimo contenitore di terracotta. Il nome è appunto cantarito, diminutivo della parola spagnola cántaro, che significa brocca. La cosa importante è che la “piccola brocca” non è solamente un vezzo estetico: l’argilla di cui è composta ha una bassa conduttività termica che contribuisce a mantenere fresche le bevande. È un dettaglio da non trascurare, tenendo conto che parliamo di un drink estivo.

La ricetta del Cantarito

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Come scritto qualche riga fa, il Cantarito ha origini poco chiare e ciò ha impedito di identificare una ricetta univoca. Nella medesima strada Guadalajara, capoluogo di Jalisco, è facile che due bar contigui servano due versioni differenti del medesimo cocktail. Poco male, in fondo.

Vale però la pena di sottolineare che, sostengono gli esperti, il Cantarito viene meglio con un tequila reposado, a differenza del Paloma che si fa con la varietà blanco. Non è un obbligo, ma vale la pena tenerne conto.

Ingredienti

  • 60 ml tequila
  • 60 ml succo d’arancia
  • 30 ml succo di pompelmo
  • 22,5 ml succo di lime
  • soda al pompelmo
  • un pizzico di sale

Procedimento

Prendere un cantarito precedentemente raffreddato e inserirvi alcuni cubetti di ghiaccio. Poi munirsi di uno shaker e inserire il ghiaccio, il tequila, i succhi di frutta e il sale. Mescolare per bene e filtrare nel cantarito. Aggiungere la soda al pompelmo fino a raggiungere l’orlo e mescolare delicatamente. In assenza del cantarito, va bene un bicchiere collins.

Garnish

Una fettina di lime è la morte sua. Volendo, si può mettere un po’ di sale sul bordo del collins (o del cantarito), dopo averlo inumidito con il lime: attenzione però a non esagerare, rischiando di rovinare l’equilibro del drink.

A mo’ di chiusura segnaliamo che il cantarito (il contenitore, non il cocktail) ha anche un altro nome: jarrito de barro.