L’Artesian ha battezzato una nuova drink list: si chiama Ultimo ed è, appunto, il capitolo conclusivo della Futureproof Trilogy. Si tratta di una trilogia di menu pensata per esplorare “ingredienti a prova di futuro”. Un’iniziativa che ha continuato a fare brillare i riflettori sul celebrato cocktail bar dell’hotel The Langham di Londra.
Ultimo è il nuovo menu della Futureproof Trilogy

La Futureproof Trilogy è nata con l’obiettivo di immaginare cosa ne sarà della mixology nel prossimo futuro. La prima incarnazione (Volume I: Ingredients of the Future) si è concentrata sugli ingredienti ritenuti in grado di resistere al passare degli anni e sui loro profili aromatici.
Volume II: Alter Ego ha adottato uno sguardo opposto e si è chiesta quali ingredienti non saranno più disponibili fra qualche tempo. Da qui la ricerca di sapori alternativi, pur garantendo l’equilibrio e la qualità di un grande cocktail.
Volume III: Ultimo si pone una domanda. E se la chiave del futuro risiedesse nella tradizione? Lo sguardo si volge dunque al passato, ad antichi metodi di cottura, conservazione e creazione di aromi. Ovviamente interpretati attraverso tecnologie moderne.
I cocktail di Ultimo

Giulia Cuccurullo (head bartender) e Lorenza Pezzetta (bar manager) hanno chiarito meglio l’anima di Ultimo raccontando alcuni dei nuovi drink. C’è per esempio il Wild Strawberry con vodka, vermouth rosso, liquore agli agrumi, Aperol, chutney di fragole selvatiche, menta e fragoline.
Curioso il Cep, che omaggia il Negroni miscelando gin, vermouth, bitter, sherry, funghi porcini e un pizzico di formaggio stilton. Chi desiderasse note agrodolci e agrumate può rivolgersi al Hawthorn Berry, un twist del Garibaldi a base di Campari, tequila blanco, liquore all’arancia, liquore alle erbe, bacche di biancospino, birra e biancospino sottaceto.
C’è poi un twist dello Champagne Cocktail: si chiama Apple ed è fatto con whisky, cognac, amaretto, mela e champagne brut. Infine, ultimi ma non per importanza, i cocktail Parsnip (vodka, brandy, amaro, pastinaca, caffè, burro) e Kale (vodka, vermouth, sake, cavolo).
Gli altri sono da scoprire: le nuove ricette sono 16 in tutto. Di questi, molti sono previsti anche in versioni analcoliche: accade per esempio con Wild Strawberry, Apple, Parsnip e Hawthorn Berry.
I commenti di Giulia Cuccurullo e Lorenza Pezzetta

A proposito della Futureproof Trilogy, Giulia Cuccurullo ha parlato di un «viaggio incredibilmente emozionante e complesso, che fin dall’inizio non si è limitato alla creazione di cocktail, ma ha voluto contribuire in maniera significativa al settore in generale». Un progetto che «riflette sia l’ambizione creativa del team sia il profondo rispetto per l’arte culinaria».
Lorenza Pezzetta aggiunge che il menu Ultimo «cattura la nostra filosofia di innovazione fondata sulla tradizione e la nostra costante spinta a evolvere ciò che un cocktail bar può essere. Questo capitolo finale della Trilogia Futureproof riunisce tutto ciò che rappresentiamo. Creatività, precisione e profondo rispetto per gli ingredienti».
Il pairing

I sedici cocktail di Ultimo sono affiancati dai nove bite elaborati dallo chef Chet Sharma, colui che ha trasformato il BiBi in uno dei migliori ristoranti indiani della capitale britannica. I piattini, pensati in esclusiva per l’Artesian, «rispecchiano lo spirito sperimentale del menu, rileggendo i sapori indiani più famigliari grazie a tocchi creativi».
Si può dunque scegliere una papad al cheddar stagionato in grotta, servita con una salsa chutney (a base di frutta, verdura e spezie). O magari optare per una tartare di avocado con arachidi tostate e senape; oppure gustare una crocchetta fritta di gorgonzola con chutney di mango. E via elencando.
Afferma Chet Sharma, «Ho sempre nutrito un profondo apprezzamento per il lavoro che si cela dietro la mixology di alto livello. Per molti versi siamo spiriti affini, al bar e in cucina. Entrambi lavoriamo a orari non convenzionali cercando di offrire ai nostri ospiti un’esperienza indimenticabile; entrambi cerchiamo di trovare gli ingredienti più freschi e sorprendenti per preparare qualcosa di originale che rifletta il nostro tempo e i nostri luoghi».
Immagini courtesy Artesian