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Jigger & Pony

Vodka Soda, un soft drink beverino

Fresco, alcolico il gusto, pericolosamente beverino: il Vodka Soda è un classicone fra i cocktail. Ha bisogno di soli due ingredienti ed è adatto a (quasi) ogni ora del giorno. Insomma, non sorprende che piaccia e parecchio. È anche un veterano, nel mondo della mixology: per rintracciare la data di nascita bisogna infatti tornare indietro fino al XVIII secolo.

Per fare un Vodka Soda ci vuole… la soda

Indicare l’esatto momento in cui il Vodka Soda ha visto la luce è impossibile. È un problema che capita spesso, quando si parla di cocktail classici, ma è comunque frustrante che nessuna fonte riesca a essere precisa. In ogni caso, la datazione è legata all’invenzione e commercializzazione della soda.

Siamo nel territorio che all’epoca costituisce la Repubblica di Ginevra, dove vive un signore tedesco di nome Johann Jacob Schweppe (1740-1821). Come ogni bravo inventore/imprenditore – e lui è bravo parecchio – presta attenzione alle novità che accendono lampadine in giro per l’Europa. Fra di esse ci sono gli esperimenti del francese Gabriel François Venel e dei britannici William Brownrigg e Henry Cavendish. Tutti impegnati nel mettere le bolle all’interno dell’acqua.

Arriva l’acqua gassata

La svolta arriva grazie a un altro britannico. Si chiama Joseph Priestley e scopre un metodo per miscelare anidride carbonica con acqua. J. J. Schweppe prende nota e nel 1783 ne brevetta il processo industriale, fondando la sua azienda. Il successo è immediato e persino i membri della Royal Family si innamorano dell’acqua gasata. Fra di essi c’è anche il futuro re William IV d’Inghilterra.

L’invenzione di Schweppe rivoluziona il modo in cui la gente assume alcolici: in precedenza si bevevano così come uscivano dalla bottiglia, senza diluirli. Ora invece diventa comune farlo, anche perché in questo modo il drink risulta meno forte: caratteristica che lo rende più socialmente accettabile.

La storia del Vodka Soda

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Courtesy Jigger & Pony

E così torniamo al Vodka Soda. A partire da quanto raccontato finora, possiamo dire che nasce negli ultimi anni del XVIII secolo. Il giorno preciso è un grande boh, ma almeno abbiamo un’indicazione di massima: il compleanno non cade prima del 1783.

Resta da rispondere a una domanda: perché si chiama Vodka Soda e non invece Vodka Gassata, o Fizzy Vodka? Gli storici ci informano che a metà degli anni Novanta del XVIII secolo il termine soda water è ormai diventato di uso comune e che nel 1798 compare per la prima volta in una pubblicità.

Può darsi che questo sia accaduto perché, all’epoca, il gas si otteneva aggiungendo un tot di ingredienti chimici, allo scopo di favorire la conservazione del liquido per lunghi periodi di tempo. Uno di questi ingredienti era il cloruro di sodio. Da qui la tendenza a chiamare l’acqua frizzante soda water. L’aggiunta della vodka ha fatto il resto.

La ricetta del Vodka Soda

Il Vodka Soda è un soft drink ed è un cugino del Vodka Tonic, ma più secco: tendenzialmente, infatti, la tonica ha note dolci, mentre la soda va dritto per dritto. Inoltre, è importante utilizzare soda e non acqua di Seltz, che ha una bolla più pronunciata.

Ciò premesso, la proporzione aurea prevede una parte di vodka e due di soda. Bisogna prendere un bicchiere collins, riempirlo di ghiaccio a cubetti, versare prima la vodka e poi colmare con la soda. Volendo, si può aggiungere un goccio di succo di limone, che richiama la fettina messa come guarnizione.

Va da sé che la scelta della vodka è cruciale. In linea di massima sono bandite quelle aromatizzate. Per il resto, c’è massima libertà di scelta.

Immagini courtesy Jigger & Pony Singapore