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Distillati messicani: il trend del 2023 dice sotol

Chi sa tutto di tequila e mezcal non può non conoscere il sotol, il distillato tra i mixology trend che renderanno interessante questo 2023. Si tratta di un prodotto che nasce in Messico e che gode già di una folta platea di esperti e consumatori. Ma la sua notorietà si appresta a crescere tanto da conquistare anche il Giappone e l’Italia.

Tendenza Sotol, la ricchezza è fatta di piccole cose, anche sconosciute

La mixology è come una miniera. Si sa che è ricca di cose preziose, ma non si ha idea di quante possa nasconderne. Qualche picconata superficiale basta a riempire il carrello di spirits noti come tequila e mezcal. Per molti drink lover questo bottino basta e avanza. Ma non per tutti.

Ai veri appassionati di bartending, che invece continuano a cercare, sono riservate le più grandi scoperte. Tra queste c’è il sotol, distillato messicano di cui ancora si parla troppo poco, ma che sta interessando sempre più professionisti del bancone.

Secondo WGSN, leader mondiale nella previsione delle tendenze dei consumatori, il 2023 sarà infatti anche l’anno del sotol. Cresce l’attenzione nei confronti della ricercatezza, di ciò che è fortemente legato al territorio d’origine, a ciò che esprime appartenenza, ma che è pronto a uscire dai propri confini per raggiungere i banconi più lontani. In una parola, sotol.

Che cos’è il sotol

Proveniente dalla zona desertica di Chihuahua e Durango, nel Messico settentrionale, il distillato messicano deriva dalla spugna del deserto, una pianta selvatica abbastanza simile all’agave, a cui è stato accumunato erroneamente per lungo tempo.

I sentori che rilascia sono unici e decisa è la vasta gamma aromatica che racconta il territorio da cui proviene. Le note di pino mugo sono nette, accompagnate da sentori di fumo e dal carattere minerale del deserto, mentre chiari sono gli accenti erbacei e dolci che lo contraddistinguono sia nella bevuta liscia che miscelata.

Tendenza sotol: dal Messico al Giappone, all’Italia

Proprio perché tanto amato, da qualche tempo non solo il Messico, ma addirittura il Giappone si sta mobilitando perché il distillato possa un giorno stare sulla bocca e nel bicchiere di quanta più gente possibile.

A Osaka, il locale nipponico PTN mostra una vera e propria collezione del distillato, con centinaia bottiglie. Lì possiamo dire che ci sia già una tendenza sotol.

E l’Italia? A Roma, a farla da padrone in fatto di distillati provenienti dal Messico c’è La Punta Expendio de Agave che possiede una quarantina di etichette pronte per essere assaggiate.

Note produttive

A far parlare di tendenza sotol, dal punto di vista gustativo, è la pigna che viene cotta e macerata con macine a pietra, in modo da fermentarne e distillarne il succo. La pianta giunge in distilleria priva delle sue foglie più esterne.

Chi vuole degustare il sotol può spaziare tra quattro varietà: sotol blanco o plata (argento), Il sotol joven (oro), sotol reposado (invecchiato da parecchi mesi a un anno). Oppure il sotol añejo (invecchiato almeno un anno). Ora, non resta che l’assaggio.