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Sette, il numero perfetto per il The Court

The Court presenta la sua nuova drink list. Protagonista il numero sette, perché sette sono stati i re di Roma, sono i colli su cui la città sorge, e tanta altra storia sempre legata a questo numero. Inoltre, il cocktail bar guidato da Matteo Zed quest’anno si è classificato al 77esimo posto di The World’s 50 Best Bars. Una coincidenza?

Lezioni di storia al The Court

Ci sono volte in cui la mixology può dare lezioni di storia. Può farlo in grande stile, soprattutto se vuole raccontare Roma attraverso una drink list. É vero, pare un azzardo. Ma per lo meno non è un gioco. Anzi tutto il contrario: è un progetto. Collaudato, confermato e per di più firmato da una delle più interessanti figure nel panorama del bartending -e della mixology in generale- internazionale.

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Matteo Zed, insieme al suo team, firma la nuova drink list del The Court, locale segnalato tra i cocktail bar migliori al mondo, cuore di Palazzo Manfredi, il luxury hotel della Capitale che si trova in Via Labicana, 1. Una cocktail list che parla di antichità e di passato, svelandone i particolari più impercettibili e che, paradossalmente, ha un aspetto futurista. La (bellissima) grafica del menu è infatti opera di Jean-Philippe Vaquier, artista, fotografo e illustratore che vanta già tante collaborazioni con alcuni noti brand del mondo beverage.

Sette, il protagonista della nuova drink list del The Court

Tre capitoli, sette drink per ognuno: sono in totale ventuno i nuovi drink in carta al The Court. Si parte con le sette miscele che hanno consacrato il successo di questo rinomato cocktail bar, per poi passare a proposte di drink ispirate alle innovazioni culinarie degli ultimi tempi, provando a riproporle in chiave alcolica. Riuscendoci in modo sorprendente.

Ma perché il sette è un numero così ricorrente nella nuova drink list del The Court? Perché lo è altrettanto nella storia di Roma. Ma è anche una questione personale: il cocktail bar si è infatti posizionato al 77esimo posto della classifica di The World’s 50 Best Bars di quest’anno.

Non dimentichiamoci che la Capitale sorge su sette colli, ha avuto sette re. Queste sono solo due delle informazioni più conosciute dagli italiani, ma anche dai turisti che arrivano da lontano per scoprire Roma. Da adesso, potranno farlo anche solo prendendo posto al bancone del The Court.

Drink list dedicata al sette

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Il numero sette, comunque, è anche legato ad alcune località e frazioni di Roma (per esempio Settecamini), a molte costruzioni come le Sette Sale di Traiano. Le Sette Chiese. Sette erano i colossi e alcune cariche pubbliche dell’antichità.

Persino le cose fatali legate a Roma, secondo le credenze pagane, erano sette: gli Anici, le Ceneri di Oreste, il Velo d’Ilione, lo Scettro di Priamo, l’Ago di Cibele, il Palladio, la Quadriga dei Vejenti.

I tre capitoli della nuova drink list del The Court

La nuova drink list del The Court attinge tante volte al numero sette, proprio perché marchia storia, arte e cultura della Capitale.

7 World’s Wonders – The Court Evergreen

È il nome del primo capitolo che riguarda gli Evergreen del The Court. In coppetta il Porno Pisco Sour con note di mandorla e limone, frutto della passione e pisco. Nei tumbler alti sono serviti i cocktail Jasmine Butterfly -gin, vino rosa aromatizzato, menta e limone, tè Jasmine e soda aromatizzata allo stesso tè e pesca. Il cocktail The Formidabile con carciofo, amaro, lime e tonica e il cocktail Albertone con rum, sedano, succo di lime, acqua tonica al rosmarino e pompelmo, menta e amaro.

Nei tumbler bassi invece il The Court Margarita con agave, lime, tequila e mezcal e il drink Ginger Gold Rush a base di whiskey, miele, limone, zenzero e angostura. First reaction…shock! è il drink che chiude il capitolo ed è a base di gin unito a litchi, limone, rosmarino e champagne rosé.

7 Roman Kings – Technology of Drinks

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Il secondo capitolo della drink list celebra i sette re di Roma e si diverte a sperimentare, ispirandosi all’innovazione culinaria. E innanzitutto alla tradizione romana. Per esempio, il Vesper Cacio e Pepe è realizzato con vodka al pecorino, gin e un’essenza al pepe nero. Oppure il drink Testaccio Sour con bourbon, limone, angostura, mandorla e liquore Ratafià.

Il cocktail Cipollini non può che includere un gin alla cipolla affumicata, vodka e vermouth. Il Truffle Fashioned ha il sapore deciso dell’amaro al tartufo, tuttavia non basta: c’è anche il tartufo bianco. E poi cognac, bourbon, assenzio e bitter al cioccolato. Ancora cioccolato e ancora cognac nel cocktail Banana Split Connection, oltre a banana, peperoncino e vaniglia.

Di questo capitolo fanno parte anche il drink Expression Martini con vodka ed espresso alle nocciole e infine il Greener, con tequila, piselli, liquori e note acide.

7 Roman Hills – ABV Mixtures

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Il terzo e ultimo capitolo rende al meglio l’espressione chiudere in bellezza. Le sette proposte in carta sono notevolmente solide a livello alcolico, decise e senza fronzoli nei nomi. Il Davvero Sbagliato è un drink secco, che sembra conoscersi, che ha le idee chiare: vermouth e vermouth dolce assieme a una soda allo champagne.

Il Coffee Negroni è a base di amaro, gin e vermouth aromatizzato al caffè espresso. Il drink Light and Breeze è più leggero: gin, fiori di sambuco, ginger beer e lime. Il cocktail Mate rende protagonista la Yerba Mate insieme a un mix di agrumi e gin. Pornstar Martini, ovviamente servito in coppetta, presenta un mix ben bilanciato di gin, orzata, soda allo champagne e frutto della passione.

Gli ultimi due drink del terzo capitolo della nuova drink list del The Court sono il Tropical Matcha Mojito con tè matcha, miele, limone, mela e una bevanda fermentata di origine messicana a base di ananas e menta e infine il cocktail alcol free Fake Mezcalita con lime, sciroppo d’agave e sciroppo d’agave con fiori d’ibisco.

È vero, il sette sarà anche il numero centrale della drink list del The Court. Tuttavia, a questo capolavoro che intreccia mixology, storia, arte e innovazione, si può assegnare un dieci. Con lode.

Immagini courtesy The Court