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Dieci anni di Scarfes Bar, i greatest hits e le miscele inedite

Il cocktail bar del Rosewood London festeggia il suo primo decennio con un party e una nuova drink list. Al suo interno le miscele che hanno fatto la storia del bar, adattate per incontrare il gusto contemporaneo, e altrettanti cocktail inediti.

Sono già dieci

Il mese di aprile segna un importante traguardo per lo Scarfes Bar. Il locale all’interno del Rosewood London ha infatti celebrato dieci anni con una grande festa e il lancio della nuova drink list. Per l’occasione, il caricaturista britannico Gerald Scarfe, che ha prestato il suo nome al locale, ha creato la sua personale caricatura, esposta all’ingresso del bar e impressa nei menu. Con indosso la sua famosa sciarpa a righe, nel disegno solleva uno zero e un pennello, per richiamare la vocazione artistica della location.

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Di fronte al bancone e sulle pareti del cocktail bar troneggiano infatti i disegni irriverenti di mr. Scarfe: ritratti di personaggi famosi, politici e membri della casa reale. Gli stessi che, nel corso degli anni, sono stati protagonisti nelle pagine dei cocktail menu, diventando persino statuette per decorare i tavoli e permettere, attraverso un qr code, di leggere le proposte in carta.

L’evoluzione dello Scarfes Bar

Martin Siska, oggi area director of bars di Rosewood, è allo Scarfes Bar dal 2016 e ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo del locale.

Dopo cinque anni al Brown’s Hotel e l’apertura del Dry Martini a Londra, ho iniziato come bar manager qui al Rosewood”, ricorda Siska. “Dopo i primi tre anni ho iniziato a portare il concept di Scarfes Bar in giro per il mondo con guest shift e masterclass. Nel frattempo sono stato promosso a director of bars, per supervisionare anche il gin bar, lo champagne bar e tutti i punti beverage che abbiamo qui, compreso l’Holborn. Da un anno, grazie al supporto sulle aperture di San Paolo, Bahamas e Saint Barth, sono stato promosso a director of bars per l’Europa”.

Lo Scarfes Bar è profondamente cambiato negli ultimi sette anni, complice il lavoro manageriale di Martin, supportato da Yann Bouvignies. “Nel primo anno l’’80% del team è cambiato, per dare forma a una nuova visione. Grazie al lavoro di tutto il team e di Yann, che ha iniziato come bartender e oggi è head of mixology, il locale si è profondamente modificato. Il suo talento, la passione e la voglia di crescere hanno fatto sì che diventasse il mio braccio destro. Abbiamo lavorato fianco a fianco, rendendo lo Scarfes Bar un destination bar”.

Non più “solamente” un cocktail bar di albergo, il locale oggi ha una propria anima indipendente e peculiare. “L’atmosfera è unica, con la musica dal vivo e le caricature alle pareti che ci fanno assomigliare a una galleria d’arte. Tutti i dettagli del bar sono unici e chi si siede qui per un drink, spesso si trattiene fino alla chiusura”.

La drink list dei dieci anni di Scarfes Bar

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Studiata da Siska insieme all’head of mixology Yann Bouvignies e da tutto il team del bar, la drink list dell’anniversario comprende 20 cocktail.  

I primi dieci fanno parte della sezione “Greatest Hits” e sono in assoluto i più amati dagli affezionati dello Scarfes Bar, che in questi anni li hanno gustati al bancone oppure seduti su divanetti e poltrone in tessuto.

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Come Happy Mistake, ripreso dalla drink list “Off the Wall” del 2017, che al rabarbaro presente nella ricetta originale ha sostituito dell’ananas con note affumicate. Il drink, a base tequila, è completato da vetiver e dal tocco dolce del cioccolato bianco.

I Greatest Hits

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Crescent City è un tributo alla musica jazz di New Orleans, a base di scotch, rum infuso con scarti di banana e pandano. Drawn Out è invece un whisky sour contemporaneo, realizzato con Maker’s Mark Private Select e verjus all’acero che conferisce una nota dolce, ben bilanciata con la freschezza e la nota finale di pandano.

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La filosofia zero waste che accompagna tutti i drink in carta allo Scarfes Bar emerge nell’utilizzo delle garnish. Come quella di On Yer Bike, realizzata con scarti della pelle del peperone giallo, mischiati con zucchero e poi fritti per soli cinque secondi. Il risultato è una chips croccante da mordere a ogni sorso del drink, a base di peperone dolce, bourbon, barbabietola e cacao.

Le dediche musicali dello Scarfes Bar

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Dal menu musicale del 2019 arriva Zingy Stardust, dedicato all’artista David Bowie. Un gin gimlet floreale e rinfrescante con kefir, neroli, muscat e una polvere ricavata dagli scarti degli zest di arancia, con cui viene decorato il bicchiere.

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Altro drink dedicato agli artisti musicali più importanti, Poetic Justice si lega alla figura di Tupac. La particolarità è un tocco di Buckfast, tipico vino frizzante scozzese che viene affumicato con diverse tipologie di legno per dare più complessità al sorso. Il tocco di nocciola è dato dalla distillazione della Nutella, mentre il sidro Sassy completa la miscela.

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El Bandito è invece un twist sul Paloma dai sentori fruttati e speziati. A base di mezcal, vermouth, basilico e anguria, viene carbonato e servito in eleganti highball di vetro giapponese Kimura.

I nuovi signature

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Accanto alle miscele che hanno fatto la storia, ci sono dieci nuovi signature cocktail che consacrano lo stile minimale ed elegante di Scarfes Bar. Grazie a un laboratorio, il team realizza infatti codiali, fermentati e distillati direttamente in house, rispettando i dettami della mixology contemporanea.

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Tra le miscele più interessanti Rum ‘n’ Roll, a cavallo tra un Martinez e un El Presidente, con distillato di canna da zucchero unito a vermouth e una cola affumicata. I sentori della fava tonka completano il sorso ricco e caldo. Oppure Last Call, nato dall’idea del Rob Roy e creato con whisky infuso ai fichi, umeshu e sentori di vaniglia.

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Agli affezionati clienti dello Scarfes Bar che chiedono (spesso, a quanto pare) un Sex on the Beach, il bar team oggi risponde “Oui Madame”. Si tratta di un drink chiarificato realizzato con vodka, liquore ai fiori di sambuco e il famoso liquore alla pesca francese che viene carbonato. Il servizio è in un elegante highball con una garnish in zucchero rosa, croccante come un biscotto.

Che sia un Greatest Hits, oppure una nuova miscela, il sorso di un cocktail allo Scarfes Bar oggi racconta dieci anni di passione per la mixology e l’ospitalità.

Immagini courtesy Rosewood London