botanical-spirits-cosa-sono-produzione-coqtail-milano

Botanical spirits, cosa sono e come si producono

I botanical spirits piacciono. E da qualche tempo gli esperti preconizzano che avranno un ruolo sempre più pronunciato nel mondo dei cocktail. Soprattutto perché offrono una grande varietà organolettica e insieme vengono incontro al trend dei drink a bassa gradazione alcolica.

Non parliamo necessariamente del gin, che pure rientra nella categoria e gode di ottima fortuna, bensì del ritorno della vodka aromatizzata (fatta bene, non come quella precedente alla cocktail renaissance). Ma anche di pastis, ouzo, assenzio, aquavit e rum aromatizzati.

Cosa sono i botanical spirits

In parole povere, i botanical spirits sono bevande spiritose aromatizzate con delle botaniche, cioè erbe, spezie e frutti. E qui l’elenco rischia di essere infinito, perché annovera ginepro, salvia, basilico, rosmarino, menta, aneto, pepe, anice stellato, curcuma, chiodi di garofano, coriandolo, cassia, verbena. E poi bucce essiccate di arancia, limone, pompelmo, lime e chi più ne ha più ne metta.

Come si producono i botanical spirits

La presenza di botaniche non è sufficiente, da sola, perché occorre che il liquido sia uno spirito. Cioè, in base al regolamento dell’Unione Europea approvato nel 2019, deve avere almeno 15 gradi volumetrici (sono concesse eccezioni).

Inoltre, può essere prodotto solamente in due modi. Sintetizzando dal “legalese”, nel primo caso si parla di produzione diretta: avviene grazie a un’unica distillazione (con le botaniche posizionate all’interno della caldaia o lungo i tubi in cui passa il vapore). Oppure con l’aggiunta di aromatizzanti a bevande spiritose, o ancora attraverso la macerazione di botaniche e alcol (distillato o meno che sia). È anche possibile utilizzare in combinazione due o più di questi metodi.

Nel secondo caso è consentito un lavoro a posteriori. Per esempio, quando singole botaniche sono distillate separatamente e assemblate solo successivamente.

Botanical spirits, i più famosi

Come già accennato in precedenza, il re dei botanical spirits è il gin. Ha una storia secolare e oggi esistono centinaia di marchi differenti, con produzioni sparse in molte nazioni (Italia compresa) e una notevole varietà in fatto di gusto. Il denominatore comune è la presenza obbligatoria delle bacche di ginepro, ma per il resto è possibile giocare di fantasia e ottenere distillati diversissimi gli uni dagli altri. Alcune ricette arrivano a usare decine di botaniche.

Aquavit

Aquavit-distillato-scandinavo-definizione-tendenza-coqtail-milano

Per iniziare, due parole sull’aquavit (o akvavit). Si tratta di un distillato di grano e patate aromatizzato con spezie. In base al regolamento della Comunità Europea, è essenziale l’utilizzo di cumino o semi di aneto, o anche di entrambi. È tipico della Scandinavia, dove viene prodotto sin dal XV secolo e da dove, ancora oggi, arriva la maggior parte dei marchi.

Assenzio

Botaniche-dell'Assenzio-Coqtail-Milano

Altro distillato famoso è l’assenzio. È nato in Svizzera per mano di un medico francese ed è diventato celebre grazie al legame con la cultura bohémien della Parigi a cavallo tra XIX e XX secolo. Viene prodotto dalla distillazione di alcol etilico nel quale sono state messe a macerare alcune botaniche: quelle di base sono i semi di anice verde, i semi di finocchio e la pianta di Artemisia absinthium. Ha un caratteristico aroma di anice e solitamente ha un colore verde. Siccome è imbottigliato con un alto grado alcolico, è normale berlo dopo averlo diluito con acqua.

Pastis

Pastis-liquore-all'anice-francese-Coqtail-Milano

Sa di anice anche il pastis e non è un caso: è infatti nato a Marsiglia, nel 1932, per ovviare al fatto che l’assenzio era stato proibito. I più importanti produttori di assenzio modificarono dunque la ricetta, aumentandone la dolcezza e riducendone il grado alcolico (anche se la diluizione con acqua, prima della bevuta, restò d’uso).

Ouzo

ouzo-distillato-grecia-produzione-coqtail-milano

L’anice è infine presente in un altro botanical spirit piuttosto noto: il greco ouzo, ottenuto dalla distillazione del mosto d’uva, dell’anice e di altre botaniche. La gradazione è piuttosto robusta (45-50 gradi) e si beve allungandolo con l’acqua.

Rum

rum-rhum-ron-differenza-coqtail-milano

Anche i rum aromatizzati stanno conquistando un posto sotto i riflettori. Ne esistono di interessanti: per esempio, degli agricole speziati con pimento, chiodi di garofano, vaniglia, mandorla, cannella e buccia d’arancia amara. Oppure quelli con aggiunta di cardamomo, chiodi di garofano, vaniglia, cacao e sale marino.