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Bloody Mary e Red Snapper, le differenze

Sono due drink riconoscibilissimi, perché entrambi preparati con il succo di pomodoro. Diventano irriconoscibili dal momento in cui non si sa chi dei due contenga il gin e chi la vodka. Per capirne le differenze bisogna passare all’atto pratico dell’assaggio. Intanto, chiariamo più nel dettaglio in cosa le differenze tra Bloody Mary e Red Snapper: rossissimi, rinfrescanti e speziati.

Rossi ma diversi: Bloody Mary e Red Snapper

Bloody Mary e Red Snapper, le differenze convergono in quella più importante: nel primo drink, l’utilizzo della vodka e nel secondo quello del gin.

La scelta del distillato smaschera le diversità di queste due miscele che possono apparentemente sembrare la stessa cosa. Vero è che potete bere un Bloody Mary proprio nello stesso momento in cui potete concedervi un Red Snapper. Entrambi i cocktail sono adatti a essere serviti all’ora dell’aperitivo, del brunch o anche per accompagnare i pasti (soprattutto un buon pranzo all’italiana).

Il Bloody Mary poi, nel mondo della mixology, ha la fama di essere il drink da bere al mattino presto, quando gli effetti dell’hangover sembrano togliere ogni possibilità di trascorrere una giornata tranquilla.

Bloody Mary e Red Snapper: gli albori

Vodka o gin sono l’ago della bilancia, i due ingredienti alcolici principali che determinano il nome dell’uno e dell’altro. Anche se in realtà non è una questione da dare per scontata. Infatti, come citato da Difford’s Guide, pare che il cocktail Red Snapper fosse giusto un’altra maniera d’intendere il cocktail Bloody Mary.

Nel 1950, il giornale americano The Lowell Sun citava il cocktail Red Snapper come un drink d’importazione inglese e che gli inglesi chiamavano Bloody Mary, preparato con vodka, succo di pomodoro, bitter e salsa Worcestershire.

La versione più accreditata comunque ritiene che il Red Snapper sia nato come palese alternativa al cocktail Bloody Mary quando, in America, negli anni del Proibizionismo, era davvero difficile procurarsi della vodka russa. Pertanto il distillato al ginepro fu utilizzato come valido sostituto.

Il cocktail nascono dunque nello stesso periodo –intorno al 1930. Non c’è però alcun dubbio sul fatto che il cocktail Red Snapper sia al 100% un cocktail americano. Per molto tempo, infatti, la paternità del cocktail Bloody Mary è stata contesa tra Francia e Stati Uniti.

A proposito dei drink

Nel salotto della mixology si è chiacchierato anche del cocktail Bloody Mary: pare che il drink a base di vodka fu creato per la prima volta a Parigi intorno al 1920 dal bartender Fernand Petiot all’Harry’s New York Bar.

Eppure, si sostiene che in realtà Petiot avesse perfezionato il duo vodka e succo di pomodoro aggiungendovi spezie e piccantezza quando lavorava come bartender al St. Regis Hotel a New York negli anni ’40.

Petiot divenne uno dei bartender più noti ed apprezzati di New York: da un’intervista da lui rilasciata sul New Yorker nel 1964 emerge che Petiot non fa alcun riferimento al cocktail bar parigino ma parla del cocktail Bloody Mary (e di quanti ne servisse) solo in riferimento al St. Regis: come anche Difford’s Guide sostiene, se Petiot avesse davvero inventato il Bloody Mary a Parigi, lo avrebbe di sicuro riferito durante l’intervista.

Un aneddoto curioso sostiene che il Bloody Mary iniziò ad essere chiamato Red Snapper nel 1935 per volere di Vincent Astor, che divenne il nuovo proprietario del St. Regis: l’uomo riteneva infatti che il nome “Bloody Mary” fosse piuttosto volgare e ne chiese la sostituzione. Fu proprio in quel periodo inoltre che la vodka cominciò ad essere rimpiazzata dal gin proprio per la sua scarsa facilità di reperimento.

Bloody Mary e Red Snapper, le differenze

La differenza sostanziale tra i cocktail sta dunque nell’utilizzo della vodka nel primo e del gin nel secondo: entrambe le miscele presentano una consistenza molto densa dato l’impiego del succo di pomodoro – tratto per certo distintivo delle miscele rispetto al resto che di rosso c’è in mixology.

Il loro carattere pungente è tuttavia espresso nel diverso dosaggio della salsa piccante. Entrambe le miscele possono comunque dirsi rinfrescanti e speziate. Se non alla vista, i due drink sapranno dimostrarvi dopo un solo sorso quanto in effetti sono diverse.

Per rendere le differenze tra Bloody Mary e Red Snapper ancora più chiare –e anche per agevolarvi se siete a corto di idee sul drink da preparare per l’aperitivo- ecco le ricette del cocktail Bloody Mary e del Red Snapper

Bloody Mary

Come-preparare-un-Bloody-Mary-cocktail-IBA-Coqtail-Milano

Ingredienti

  • 45 ml di vodka
  • 90 ml di succo di pomodoro
  • 15 ml di succo fresco di limone
  • 2 gocce di salsa Worcestershire
  • Tabasco
  • Sale
  • Pepe

Preparazione

Versare gli ingredienti in mixing glass colmo di ghiaccio e mischiare. Filtrare la miscela in un Collins glass.

Garnish

Guarnire il drink con un gambo di sedano.

Red Snapper

Ricetta-Bloody-Mary-Coqtail-Milano

Ingredienti

  • 60 ml gin
  • 120 ml succo di pomodoro
  • 15 ml succo di limone
  • 7,5 ml sciroppo di zucchero
  • 4 dash salsa Worcestershire
  • 7 dash salsa piccante
  • Pepe
  • Sale

Preparazione

Versare gli ingredienti in uno shaker già riempito di ghiaccio e agitare con decisione. Filtrare la miscela in un Collins Glass. Servire con cannuccia.

Garnish

Guarnire il bicchiere con sale e pepe.