Meno di cento litri per tipo di mezcal significa parlare di distillati prodotti in quantità ridottissime, quasi nulle. È ciò che propone Cantina OK!, il bar australiano che si è fatto notare grazie, appunto, a bevute esclusive. E che annuncia con orgoglio l’arrivo di sei nuovi mezcal. Provengono da Oaxaca, sono artigianali nell’anima e principeschi nelle intenzioni. Per berli bisogna andare a Sydney. Oppure sperare che Cantina OK! li metta in vendita online (non è scontato) e provare ad accaparrarsene uno prima che vada esaurito.
I nuovi mezcal di Cantina OK!

Quello di Cantina OK! è un progetto audace, nato per caso e baciato dalla fortuna. Inizia nel 2017, come corollario di viaggi in Messico. Si esplorano regioni, si assaggiano distillati di agave, si stringono amicizie con produttori piccoli, anche piccolissimi. E ci si porta a casa un ricordo liquido: il più delle volte mezcal, infilato in bottiglie di fortuna e stipato nei bagagli.
Passano gli anni, i viaggi si ripetono, le relazioni si consolidano e se ne creano di nuove. E il rituale del souvenir di agave diventa lentamente un progetto più ampio: raccogliere queste chicche e presentarle a un pubblico curioso e appassionato. Niente posti a sedere, perché di spazio ce n’è poco, ma una selezione di mezcal senza eguali e un paio di cocktail (il Margarita su tutti) preparati come si deve.
La migliore spedizione di sempre
Dietro Cantina OK! c’è Mucho, un gruppo alberghiero e insieme un’agenzia creativa. Jeremy Blackmore ne è il direttore creativo ed è lui a commentare con entusiasmo l’inserimento dei nuovi mezcal nella proposta di Cantina OK!. «Questa spedizione è la migliore che abbiamo mai ricevuto. Le bottiglie sono eccellenti e provengono dal cuore della terra del mezcal. La gioia dei micro mezcal, e di tutti i distillati artigianali di agave, è che sono diversi di anno in anno, di stagione in stagione, di lotto in lotto. Non c’è modo di ritrovarli uguali».
Quattro famiglie, sei mezcal

Cosa si trova, dunque, al bancone di Cantina OK!? Intanto il mezcal Papalometl, prodotto da Erubiel Mota con un ibrido di agave selvatica (appunto il Papalometl) che cresce bene sulle alture di Mixteca Alta. Poi, i due mezcal che Ageo e Felipe Cortes preparano a Mengolí de Morelos. Il primo si chiama Tobaziche, come la varietà di agave Karwinskii utilizzata per distillarlo. Il secondo è il Cucharilla che, informano quelli di Cantina OK! «è fatto con Daisylirion, una pianta che sembra agave ma non lo è. Raramente visto fuori Oaxaca, è difficile da distillare e ancora più difficile da trovare». Il quarto mezcal è l’Espadin Pechuga de Pollo, prodotto da Aberardo Angeles a Santa Catarina Minas. La descrizione colpisce per le peculiarità della lavorazione: piccolissimi alambicchi di terracotta e agave che viene distillato insieme ad ananas, banana, mela, uvetta, riso, cannella, mandorle e pollo.
Ultimi, ma non per demerito, i due mezcal della famiglia Aquino (che vive e lavora a San Luis Amatlán). Ensamble è realizzato da Gilberto Aquino a partire da quattro varietà di agave: Bicuishe, Coyote, Jabalí, Arroqueño. Espadín è invece opera di Paula Aquino, una delle poche donne dello stato di Oaxaca a ricoprire il ruolo di maestro mezcalero. Paula utilizza esclusivamente piante di agave coltivate in terreni di sua proprietà. Il suo, come gli altri cinque sono tutti mezcal da cercare e, passando da Cantina Ok!, da provare.
Images courtesy Cantina Ok!