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Widow’s Kiss, storia e ricetta del cocktail della vedova

Il Widow’s Kiss è un cocktail difficile da preparare, perché servono ingredienti precisi e dosi esatte. Ed è una sberla alcolica niente male: prevede due liquori francesi alle erbe e dell’apple brandy, senza alcuna diluizione che non sia portata dal ghiaccio. In quanto alla sua storia, beh, è quasi tutta un mistero.

La storia del Widow’s Kiss

Il Widow’s Kiss è un cocktail delle origini misteriose e non è insolito, in questi casi, brancolare nel buio. Per esempio, non si capisce chi sia la vedova celebrata nel nome. È anche possibile che non sia mai esistita e che l’inventore del drink sia stato ispirato da suggestioni più astratte. E diciamo “inventore”, senza specificare oltre, perché non è possibile essere più precisi di così.

Cosa si sa dunque? Non molto, ma qualcosa sì. Il Widow’s Kiss è molto probabilmente nato negli Stati Uniti, per la precisione a New York City. Supposizione motivata dal fatto che la sua ricetta compare per la prima volta in un testo del 1895 intitolato Modern American Drinks.

Lo firma George J. Kappeler, personaggio di cui si sa pochissimo a parte che in quegli anni era capo bartender presso l’Holland House Hotel, all’incrocio tra Fifth Avenue e 30th Street. Secondo alcune fonti l’inventore del Widow’s Kiss sarebbe proprio lui.

Quando nasce il cocktail

In quanto alla data di nascita, è ragionevole pensare che il Widow’s Kiss sia stato inventato attorno al 1880: è il periodo in cui i bartender statunitensi iniziarono ad allargare la propria cassetta degli attrezzi includendo gli amari nei loro drink. Inizialmente questa novità lasciò perplessi avventori e giornalisti, ma ciò non impedì il successo del Widow’s Kiss. In men che non si dica i facoltosi abitanti di Fifth Avenue abbracciarono con entusiasmo il bacio della vedova.

Dall’oblio alla riscoperta

Nonostante l’iniziale fortuna, anche il Widow’s Kiss cadde sotto la scure del Proibizionismo e per qualche tempo se ne persero le tracce. Il ritorno in auge avvenne grazie alla cocktail renaissance e all’inserimento nei ricettari Vintage Spirits and Forgotten Cocktails (Ted Haigh, 2009) e PDT Cocktail Book (Jim Meehan, 2011).

La ricetta del Widow’s Kiss cocktail

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Di seguito, la ricetta che compare nel libro Modern American Drinks (George J. Kappeler, 1895). Mentre Ted Haigh mantiene invariate le proporzioni, Jim Meehan raddoppia la quantità di brandy e dimezza quelle degli amari. Esiste insomma un margine d’azione, che però è bene maneggiare con accortezza.

Ingredienti

  • 30 ml apple brandy
  • 15 ml liquore francese alle erbe giallo
  • 15 ml di Bénédictine
  • 2 dash di angostura

Procedimento

Prendere uno shaker, inserire ghiaccio a cubetti e tutti gli ingredienti. Agitare per qualche secondo e poi filtrare in una coppetta da cocktail. È consentito discostarsi dalle indicazioni di Kappeler e utilizzare la tecnica stir, ma lo shaker resta l’opzione migliore.

Garnish

Nessuna. Se proprio si sente il bisogno di una guarnizione, allora va bene una ciliegina al maraschino.

Immagini credits Julie Couder x Coqtail, location Dry Milano – Riproduzione vietata