Decenni di sviluppo culturale ed economico hanno visto cambiare radicalmente la vita notturna di Sydney. Dalle eleganti sale da ballo degli anni ’30, di cui il Trocadero di George Street rappresentava il cuore pulsante, con grandi orchestre jazz e swing, si è passati ai locali dedicati al cabaret e alla vivace scena artistica del quartiere di Kings Cross, che dal dopoguerra fino agli anni ’70 divenne centro nevralgico del divertimento al calar del sole, attirando anche qualche attività illecita, con figure come Abe Saffron, detto Mr. Sin, a dominare la scena.
I mitici anni ’80 e ’90 diedero impulso all’ascesa di una cultura più underground e legata al clubbing, dove i Rat Parties, eventi di ballo su grande scala, divennero simbolo di libertà personale, inclusione ed emancipazione della comunità LGBTQ+. Il periodo più buio fu dal 2014 al 2020, quando il governo del New South Wales introdusse le lockout laws, imponendo severe restrizioni agli orari di apertura dei locali. Con l’abolizione di queste regole, Sydney è rinata con nuovi eventi culturali e una nightlife che oggi è attenta a promuovere un bere consapevole, accompagnato da un intrattenimento che si fa ricordare.
Maybe Sammy, l’ospitalità italiana a Sydney

I locali di Maybe Group, capitanati da Stefano Catino e Vincenzo Lombardo, hanno portato il calore dell’accoglienza italiana dall’altro capo del mondo. Maybe Sammy, “cocktail bar d’hotel senza un hotel” – come piace definirlo ai founder – è un luogo dove le ore passano in un batter d’occhio, animate da live dj set, cocktail contemporanei e balletti dello staff in giacca rosa. Il benvenuto è con un Martini cocktail preparato al tavolo con il suo trolley, prima di esplorare il menu The Grand Maybe Sammy Hotel, concepito come un elegante gioco da tavolo. Tra i signature, Aromatherapy cattura l’essenza del relax con whisky, vermouth francese e note di mandorla e pera.
Un tuffo in Messico con El Primo Sanchez

Chi desidera esplorare l’universo dell’agave, ha due diverse opzioni. La prima è immergersi nell’energia messicana di El Primo Sanchez, la cui drink list curata da Eduardo Conde regala twist on classic come il Sanchez Paloma, dalle note di mandarino e il Mexican Mule, dai sentori di shiso. Una piccola sala karaoke permette di cantare senza restare mai a bocca asciutta, grazie al tasto “Press for Tequila”, mentre La Prima è una sala nascosta che trasporta gli ospiti direttamente a Oaxaca.
CantinaOk! la perla nascosta di Sydney

Per un’esperienza più street c’è CantinaOk!, minuscola ma potentissima destinazione nascosta in un vicolo urbano. Senza sedie e pretese, ma ricca di passione autentica, la micro-cantina offre mezcal importati direttamente dal Messico e Margarita con ghiaccio tritato a mano. La semplicità apparente cela l’intensità della cura: qui ogni drink racconta l’amore per l’artigianalità, e i cocktail del giorno vengono disegnati live sui sottobicchieri.
Dean & Nancy on 22, una vista esclusiva su Sydney

Per chi cerca atmosfere misteriose e oniriche, Dean & Nancy on 22 eleva il bere miscelato affacciandosi sui tetti della città, con la sua posizione privilegiata tra i grattacieli del centro. Le vibes sono festaiole e il menu “World of Dreams” regala esperienze visive e gustative straordinarie con l’Ayahuasca Daisy, servito con occhiali 3D per evocare sogni psichedelici tra tequila, tè all’albicocca e amaro, mentre il Velvet Venom Milk Punch si nasconde in un bicchiere a forma di riccio di mare, combinando rum, tè matcha e vaniglia per un sorso vellutato.
Dal fascino sartoriale di Tailor Room alla notte underground di Little Cooler

Novità assoluta nel centro storico di The Rocks, Tailor Room conquista con eleganza sartoriale e precisione estrema in soli 24 metri quadrati. Ogni cocktail della collezione Textures è ispirato ai tessuti, creando sinfonie liquide come Silk, delicatamente effervescente con gin, geranio e sandalo, per ricreare un sorso setoso mentre Denim, blu come il celebre tessuto, abbina zenzero e bergamotto.

Per finire la serata, Little Cooler resta aperto fino alle 2:00 in un seminterrato di Clarence Street, ispirato ai dive bar americani rock’n’roll e un’estetica anni ’90 firmata Steel & Stitch. Atmosfera grunge, cocktail creativi e musica coinvolgente, lo hanno già reso il preferito della bar industry, insieme agli altri indirizzi che incarnano lo spirito cosmopolita e sempre pronto a sorprendere di Sydney.
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui