Run The Mix 2019: la finale lunedì 24 giugno 2019 da IT Milano

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Tre squadre in gara, una giuria eclettica: si premiano gusto, estetica, food pairing, sincronia e approccio alla clientela

È un twist sui tanti contest che già conosciamo: ha del poliedrico Run The Mix. La competizione organizzata da Pernod Ricard non può che riguardare il mondo mixology.

Più che competizione però è forse più corretto parlare di ricerca, quella della figura del nuovo bartender dei tempi che corrono (e miscelano), tant’è che stavolta la lente d’ingrandimento è un mixing glass.

La finale del contest sarà disputata lunedì 24 giugno 2019 a Milano presso il ristorante IT.

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Le squadre di Run the Mix

Il contest è una riduzione dell’Italia da bere, divisa in tre squadre, ognuna composta da cinque bartender e capitanata da un brand expert. Eccole più nel dettaglio:

Nordic Runners: il frontman è Paolo Rovellini insieme alla guest bartender Cinzia Ferro. I cinque mixologist in gara per il Nord Italia sono Ivan Francesco Filippelli, Gabriele Tammaro, Branka Vukasinovic, Micaela Contini, Marco Bonvicini.

Middle Runners: il capitano è Claudio Zerilli, guest bartender Leonardo Leuci. Il team è composto dai Alessio Ciurini, Alessandro Di Fabrizio, Luca De Nardo, Alessandro Salera e Valeria Pieri.

Southern Runner: per il Sud Italia c’è Matteo Bonandrini alla guida della squadra insieme al guest bartender Alexander Frezza. In gara per questa squadra Riccardo Russo, Luigi Rosario Grasso, Ugo Acampora, Giovanni Maffeo e Giuseppe Milillo.

Le fasi del contest

Dopo una prima fase educational –perché il bartender di oggi deve farci bere il sapere prima ancora del sapore- la seconda, quella centrale, riguarderà la creazione di un drink healthy con un massimo di 7 ingredienti: è importante che due di questi siano esclusivi perché homemade e uniti a uno dei distillati Pernod Ricard. Le tre squadre dovranno realizzare minimo un drink e massimo cinque, uno per ogni componente del team.

I cocktail verranno giudicati per la loro bellezza ed essenzialità, per il loro gusto e retrogusto, per la sincronia di chi li prepara e per ciò che evocano nel complesso. La giuria è diversificata un po’ alla maniera degli ingredienti che vanno a comporre i drink: ogni membro aggiunge autorevolezza e competenza a un contest davvero unico nel suo genere.

I componenti della giuria

Francesco Cione, Bar Manager dell’Octavius Bar –The Stage Milano, Marco Sacco, chef pastron del ristorante stellato Piccolo Lago di Verbania, Lucia Stragapiede, founder di Pastichéri e i drink stylist Nelum Francesca Caramini e Gabriele Litta (Fluller Studio) per terminare con Alberto Vaccaro, coach professionista.

L’ultimo step di Run The Mix: l’empatia

Verte tutta sull’empatia, sui perfetti incastri di ogni membro dei tre diversi team, sull’acutezza nell’intercettare il cliente e le aspettative che il bartender stesso gli riversa nel bicchiere, il tempo –che non sempre è denaro ma è di certo liquido- l’accuratezza, la conoscenza, la bravura nel riporre e dare fiducia al cocktail che verrà strategicamente proposto, il food pairing –perché food&beverage sono uguali a due dita che s’incrociano come per una promessa.

Al team vincitore verrà regalata un’esperienza: delle giornate a Londra con visita alla distilleria Beefeater –una splendida opportunità di confronto e di spunto che va oltre i confini della mixology italiana.