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L’ospitalità italiana secondo Ago Perrone e Giorgio Bargiani del Connaught Bar

L’empatia, il sorriso e la personalizzazione uniti a cocktail stupefacenti, sono stati gli ingredienti della masterclass dedicata all’aperitivo italiano di Ago Perrone e Giorgio Bargiani. Organizzato da Campari Academy al Camparino in Galleria, l’incontro ha portato tutta l’esperienza del duo del Connaught Bar di Londra fino a Milano. Ecco che cosa ci hanno raccontato a proposito dell’ospitalità italiana, chiave del loro successo.

L’Italian Style insegna, perché l’ospitalità italiana conquista tutto il mondo

“L’ospitalità non è fatta solo di ingredienti e tecniche abilmente eseguite, ma di dettagli e attenzioni verso l’ospite che rendono l’esperienza del cocktail memorabile”. Da dietro il bancone della Sala Spiritello, uno degli spazi più rappresentavi di Milano che, non a caso, si trova all’interno dello storico Camparino in Galleria, Ago Perrone e Giorgio Bargiani hanno raccontato la loro visione dell’ospitalità italiana.

Rispettivamente Director of Mixology e Head Mixologist del Connaught Bar di Londra, il migliore nel mondo e in Europa per The World’s 50 Best Bars 2021, Perrone e Bargiani sono stati gli ospiti d’eccezione di una masterclass organizzata da Campari Academy e Camparino in Galleria. Tema, l’aperitivo italiano tra servizio e ricette cocktail.

I due professionisti hanno dimostrato quanto l’Italian Style, a Londra e nel resto del mondo, faccia scuola. Ecco, quattro essenziali consigli che ogni bartender dovrebbe conoscere per mettere in pratica l’ospitalità italiana di Ago Perrone e Giorgio Bargiani.

Entrare in empatia con l’ospite

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Ago Perrone

La ricetta presentata da Perrone e Bargiani, è quella che contribuisce alla riuscita di ogni serata. L’empatia con il cliente è uno degli ingredienti principali.

“Il primo elemento fisico di connessione con l’ospite siamo noi”, sostiene Ago Perrone. “Si possono realizzare i cocktail più ricercati al mondo, ma se non c’è un link con la persona che si ha di fronte e se non si è in grado di coinvolgerla, l’empatia emotiva viene meno, il messaggio non passa e il cocktail resta solo del buon liquido dentro un bicchiere”, continua il Director of Mixology del Connaught.

Attenzione solo alle scivolate. Il rapporto con il cliente deve essere chiaro: “Be friendly but not friends. Al Connaught Bar ci si sente a casa, ma non si passa mai questo limite”.

Ospitalità italiana: sorridere sempre

Il sorriso è la divisa di ogni professionista dietro al bancone quanto in sala. “Mi piace sempre ricordare: ‘Straight up with style, and don’t forget the smile’. Ma non si sorride solo con le labbra e con gli occhi, ogni gesto o movimento del corpo devono trasmettere positività” prosegue Bargiani, che è anche Global Brand Advocate di 1757 Vermouth di Torino G.I.

“Dare un’ottima prima impressione, attraverso spontaneità e genuinità, è il vero linguaggio con cui ci si rivolge all’ospite”.

Puntare all’unicità

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Giorgio Bargiani

La guest experience è il motore del grande lavoro che c’è dietro Connaught Bar. “La nostra dedizione, ma soprattutto la nostra personalizzazione, sono gli elementi che contraddistinguono il Connaught Bar e il suo servizio”, continua Bargiani.

“Questo mestiere si riflette nel viaggio di sapori ed emozioni che offriamo ai nostri ospiti. L’unicità dell’esperienza è la rappresentazione del vero lusso. Per questo, da italiani, pensiamo che il momento dell’aperitivo sia l’occasione per fare colpo in modo diverso. Un modo tutto nostro”.

La teatralità dei gesti con cui Perrone e Bargiani eseguono i cocktail trascina e incanta tutti gli intervenuti alla masterclass. “Per rendere unica l’esperienza, al Connaught Bar prepariamo il nostro Martini dal carrello portando la nostra professionalità direttamente al tavolo. Lì, facciamo annusare e scegliere i bitters che renderanno quel Martini tagliato su misura sui gusti e le preferenze dell’ospite”, riprende Perrone.

Trovare il link tra cocktail e arte

La masterclass di Campari Academy è il momento perfetto per dimostrare anche la connessione tra mixology e arte. Il tutto assaggiando le creazioni dei due bartender italiani. Dopo aver preparato il cocktail di benvenuto e il Connaught Martini, in anteprima Perrone e Bargiani presentano Eclipse, uno speciale twist sul Negroni che farà parte della nuova cocktail list chiamata Impressions.

A ispirare Eclipse il lavoro di due grandi artisti. Il fotografo inglese Alan Schaller, noto per raccontare la vita per immagini dense e suggestive, catturando forme e sfumature inedite e Richard Brendon, il designer inglese che ha fatto dello studio e della realizzazione delle ceramiche il suo successo.

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Eclipse cocktail, Credits Alan Schaller

“Eclipse, servito nel bicchiere di cristallo in bianco e nero realizzato da Brendon, svela le impressioni del mondo attraverso giochi di luci, ombre e superfici. I due ‘non colori’ del prezioso contenitore ricreano, durante la degustazione, un meraviglioso effetto illusorio rendendo difficile l’identificazione del drink al primo impatto. Solo assaggiandolo si ha la possibilità di sviluppare la propria percezione del cocktail. Come in una stupefacente eclissi catturata dalle foto in bianco e nero di Schaller, ogni sorso di Eclipse riflette la nostra ottica, il nostro gusto e la nostra esperienza”, continua Perrone.

Gli ingredienti contenuti di Eclipse? 20 ml di Connaught Bar gin, 5 ml di amaro, 45 ml di cocoa milk punch, 10 ml di new make wine che vengono sapientemente prima mescolati su ghiaccio, e poi filtrati nel bicchiere creato ad hoc, sopra un cubo di ghiaccio cristallino.

Tutti dettagli che sembrano piccoli, ma che invece fanno la perfezione. Una perfezione che per Perrone e Bargiani non è mai un piccolo dettaglio.

Immagini courtesy Campari Academy