L’Orange Blossom è il cocktail più odiato al mondo da scrittori, politici (e qualche bartender)

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Da Frank Shay a Winston Churchill, il gin miscelato all’arancia non convince né ieri e né oggi, ma viene festeggiato il 27 giugno

C’è chi lo ha iscritto nella sua black list come il cocktail più odiato e chi assaggiandolo per la prima volta si è rifiutato di berne un secondo sorso. Il 27 giugno, però, è l’Orange Blossom Day e forse qualcuno berrà alla salute di gin e succo d’arancia che da oltre 50 anni vengono miscelati anche alla faccia di quelli che detestano assaporarli insieme. 

Il nome del drink, composto in parti uguali da gin e parte agrumata, fa infatti riferimento alle zagare, i fiori di arancio. Se le origini dell’Orange Blossom sono piuttosto incerte, è evidente l’avversione che addetti ai lavori, e non, provano nei confronti di questa bevanda.

Perché l’Orange Blossom ha una pessima nomea?

Nonostante si racconti della sua notorietà durante il proibizionismo, come del resto gran parte dei drink che all’epoca eludevano i controlli grazie alla percentuale di succo, questo cocktail viene definito uno dei peggiori nel 1934 dal giornalista e autore dell’Esquire, Frank Shay, che lo include nel suo personale elenco dei dieci “worst cocktail” mondiali da evitare di bere.

Mentre lo scrittore Bernard De Voto nel suo umoristico ricettario “The Hour” pubblicato nel 1951 parla di tutti i drink a base di succhi di frutta, compreso l’Orange Blossom, il cui problema non sono i distillati ma i succhi difficili da miscelare forse, sostiene lo scrittore statunitense, in parte anche per l’incapacità (o l’avversione) di alcuni barman. Anche se negli anni sono stati aggiunti ingredienti come il vermouth o il succo di lime chi lavora dietro al bancone se può lo evita.

Anche Winston Churchill non lo amava

A rendere ancora di più difficile la vita dell’Orange Blossom è un episodio legato a due delle più importanti figure della politica internazionale a cavallo tra gli anni ’40 e ‘50. Secondo testimonianze scritte, durante un incontro a Washington tra il presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt e il primo ministro della Gran Bretagna, Winston Churchill venne servito dell’Orange Blossom.

Nel libro del 1951 “The Bartender’s Book” di Jack Townsend e Tom Moore McBride, si legge che Churchill non esitò a tossire dopo il primo sorso del drink, rifiutandone un secondo bicchiere.

La ricetta dell’Orange Blossom

Detto ciò se avete la curiosità di provarlo comunque, qui sotto elenchiamo dosi, ingredienti e modalità di preparazione per festeggiare l’Orange Blossom Day e tutti coloro che non ne disdegnano la bevuta.

Ingredienti:

35 ml di Dry Gin

35 ml di Succo d’arancia

Prepararzione:

Far raffreddare lo shaker e il bicchiere con del ghiaccio. Eliminare l’acqua in eccesso e aggiungere gin e succo d’arancia. Con uno strainer filtrare e versare in una coppetta cocktail.

Granish:

A guarnire una piccola scorza di arancia.