Articolo di Marco Torcasio
Immaginate di sorseggiare un cocktail d’autore mentre le note di una selezione musicale studiata ad arte amplificano ogni sfumatura dell’esperienza degustativa. È la nuova frontiera del buon bere, un territorio ancora tutto da esplorare in cui note musicali e miscelazione si fondono generando un unicum sensoriale. Perché la musica, se integrata con competenza e visione nel mondo della mixology, può diventare un potente strumento di differenziazione e coinvolgimento dell’ospite. A dare forma a questa visione è Nora Bee, all’anagrafe Benedetta Nocera, deejay professionista, sound designer e direttrice creativa, che ha saputo fondere il linguaggio musicale con l’arte della mixology in un progetto innovativo, realizzato in sinergia con il bar team del Ceresio7 di Milano, guidato da Abi El Attaoui.
Nora Bee, da DJ a imprenditrice della musica

Il percorso professionale di Nora Bee è eterogeneo e rappresenta un esempio di come competenze trasversali possano generare valore nell’hospitality di fascia alta. Laureata in Economia e Commercio a Genova, si è trasferita a Milano nel 2000, intraprendendo una carriera nella consulenza aziendale, per poi proseguire con un master in Fashion Management alla Bocconi e diverse esperienze nei settori moda e comunicazione. Per oltre sette anni ha lavorato in un’agenzia internazionale come project manager e account director, sviluppando una forte capacità di gestione, branding e storytelling. «La musica ha sempre fatto parte di me», racconta Nora. «Sin da bambina ho studiato pianoforte e teatro, e a un certo punto ho sentito il bisogno di dare voce a quella parte creativa. Così ho lasciato tutto per studiare da speaker radiofonica e da deejay. È stata una scelta dettata dalla passione». Dopo soli sei mesi di formazione arriva il debutto a San Siro, durante una partita del Milan. «Un vero battesimo del fuoco, con le telecamere puntate addosso e migliaia di persone. Ma da lì in poi, tutto ha cominciato a fluire in modo naturale», aggiunge.
Esperienze musicali personalizzate

Oggi Nora costruisce i propri djset con un approccio strategico e sensoriale. Ha collaborato come sound designer con brand come Rolex, Hublot e Pisa Orologerie, progettando ambientazioni musicali pensate per accompagnare la customer experience attraverso una selezione musicale programmata e personalizzata. «Tutto ciò che è esperienza deve essere tradotto in musica. Il suono ha un potere evocativo che può guidare il comportamento e l’emozione del cliente», afferma. Il suo primo brano da producer, I Know, è una traccia piano house disponibile su tutte le principali piattaforme digitali. «È un omaggio agli anni Novanta, un’epoca musicale che mi ha influenzata profondamente», spiega. E se dovesse descrivere i suoi set come un drink? «Sicuramente un Paloma Mezcal: elegante, deciso, fresco, esuberante. Un cocktail ritmico, con molte sfumature. Come i miei djset, che sono sempre un crescendo».
Ceresio7 e Nora Bee insieme con Music Behind the Bar

Questa stessa filosofia prende forma al Ceresio7 con Music Behind the Bar, un format unico che unisce musica e mixology. La carta del locale ha un’identità precisa: elegante, creativa, ma sempre accessibile. Gli obiettivi sono equilibrio e armonia dei sapori, con presentazioni clean ma d’impatto. Al Ceresio7 Nora suona direttamente dietro il bancone, dialogando con bartender e clienti, creando un’interazione naturale e immersiva. «Il mio ruolo è amplificare l’esperienza: la musica diventa parte integrante del rito del bere, in un gioco di risonanze tra suoni e sapori». La collaborazione con Abi El Attaoui nasce in modo spontaneo, come racconta la stessa Nora: «Abi mi ha vista suonare ed è subito scattata una connessione. Abbiamo iniziato a lavorare insieme, costruendo qualcosa che andasse oltre la semplice performance musicale». Il format Music Behind the Bar si è arricchito nel tempo ospitando mixologist internazionali da città come Madrid e Città del Messico.
Un ponte fra note e sapori

«La contaminazione culturale è centrale nel nostro lavoro. Ogni djset è pensato per accompagnare e valorizzare la proposta drink, costruendo un dialogo silenzioso ma potente tra note e sapori», spiega. Il prossimo passo sarà la costruzione di un appuntamento fisso pensato per proporre djset di alta qualità sonora che accompagnino e valorizzino la carta dei cocktail. «Per questa stagione abbiamo deciso di spingere ancora di più sull’energia e sull’identità del rooftop». Il programma estivo 2025 è quindi un mix di appuntamenti fissi e serate speciali: tra djset e guest shift in collaborazione con bartender internazionali. «Ogni evento avrà una personalità riconoscibile e coinvolgente, non solo per chi verrà a bere un drink, ma soprattutto per chi cercherà un’esperienza completa» dichiara Abi El Attaoui, supportato da Nora che conclude: «Vogliamo portare l’ascolto a un livello superiore, offrendo un’esperienza coerente, raffinata e immersiva».
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui
Immagini credits Julie Couder x Coqtail – riproduzione vietata