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Lady Bee ha cambiato indirizzo ed è più in forma che mai

Uno dei migliori cocktail bar del Perù, e tra i migliori al mondo, ha cambiato sede. Dall’8 luglio 2025 Lady Bee ha aperto in via Pedro de Osma, al numero 205. Cioè, nella parte meridionale del distretto di Barranco, a Lima.

Lady Bee cambia location

Aperto nel 2021, Lady Bee si è subito fatto notare per un approccio sostenibile e per la qualità innegabile dei suoi drink. Ha presto inanellato un premio dietro l’altro e nel 2025 ha raggiunto la 13a posizione nella classifica The World’s 50 Best Bars. La sfida del 2025 è stata chiudere il locale precedente e aprirne uno nuovo, in un posto diverso. Mossa non facile, soprattutto se accompagnata dall’intenzione di mantenere inalterata l’anima del bar. Ma una decisione che Alonso Palomino, Gabriela León e Alejandra León, cioè i fondatori di Lady Bee, hanno preso per avere a disposizione uno spazio più ampio e funzionale – li ha aiutati l’architetto Adriana Floistad.

L’anima di Lady Bee

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Sin dal 2021 Lady Bee ha messo sugli scudi la tracciabilità degli ingredienti e la collaborazione con produttori locali: se non proprio vicinissimi a Lima, comunque peruviani. I soci hanno adottato l’approccio tipico di chi esplora, compiendo più viaggi l’anno con lo scopo di andare a vedere di persona cosa ha da offrire una certa regione del Perù e di cosa sanno gli ingredienti più autentici e artigianali.

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Gabriela León sottolinea che nel corso di questi viaggi tengono un diario nel quale documentano tutto ciò che ruota attorno a un ingrediente: le caratteristiche, il potenziale aromatico, la storia e il contesto culturale in cui cresce. Durante queste visite «costruiamo relazioni. E nel nostro menu segnaliamo sempre il produttore, rendendogli omaggio». Continua Gabriela: «Noi ci consideriamo come parte di un network nel quale i produttori sono coautori dei cocktail».

Bar nuovo, anima di sempre

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Le fa eco Alonso Palomino: «Ogni cocktail che serviamo ruota attorno a un ingrediente che deve essere autentico, locale e tracciabile. Se diciamo che è sachatomate allora deve avere il sapore di sachatomate. Il nostro compito è ascoltare, comprendere e lasciare che si esprima». Il DNA di Lady Bee, insomma, è sempre quello. Di nuovo ci sono la location e alcuni ingredienti scoperti solo di recente. Per esempio, un particolare tipo di tè che viene coltivato nel distretto di Huayopata, a oltre 2.300 metri sopra il livello del mare e che compare nel menu che accompagna la riapertura di Lady Bee.

Cosa c’è nella drink list di Lady Bee

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Nel menu, rigorosamente stagionale, si trova Oca Mashua, a base di un distillato di tuberi andini (per esempio oca rossa e mashua) coltivati in montagna da Manuel Choqque. C’è anche Mishkina Tumbo Albahaca, che omaggia ciò che cresce sotto gli alberi della foresta amazzonica ed è fatto con del gin, un distillato andino e poi palillo, coriandolo messicano, tumbo e basilico. Acholado Cacaotal è un cocktail da dessert ed è stato creato in collaborazione con l’antropologa Amanda Jo Wildey: da Lady Bee lo preparano con due pisco differenti e cioccolato peruviano.

Intrigante il 3 Sips Martini, una rivisitazione del Martini pensata per essere gustata in tre sorsi. Nel bicchiere: gin, vermouth dry, sherry e un goccio di acqua di mare. Accanto al bicchiere: olive di Arequipa, lattuga di mare raccolta a Playa Mendieta e uova di trota Arapa provenienti da allevamenti ittici di Puno gestiti da acquacoltrici.

Cosa riserva il futuro

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L’accenno al pairing introdotto dal 3 Sips Martini è un’anticipazione di un progetto che Alonso Palomino, Gabriela León e Alejandra León pianificano di lanciare quanto prima: un menu degustazione nel quale i singoli cocktail la fanno da padrone e il cibo gioca un ruolo di supporto.

Immagini courtesy Lady Bee