Kilchoman, il whisky che nasce dal suolo torbato e ricco di salsedine di Islay ha fatto tappa a Milano per celebrare un traguardo importante. Il 4 ottobre la Kilchoman Distillery, con le sue release di pregio, ha festeggiato i suoi primi 20 anni a Palazzo Giureconsulti, a pochi passi dal Duomo. A guidare l’appuntamento è stata Emma McHarrie, global brand ambassador, che ha condotto degustazioni dedicate e raccontato la storia di una delle distillerie più autentiche dell’isola scozzese. I festeggiamenti poi non si sono fermati e hanno raggiunto i banconi di selezionati cocktail bar: partendo da Milano, arrivando Parma, fino a Firenze e Tivoli, in un susseguirsi di assaggi e brindisi.
Kilchoman, edizioni speciali e un single cask per l’Italia

Famiglia, indipendenza e legame con Islay sono i valori che accompagnano Kilchoman da 20 anni e che si ritrovano oggi in selezionate bottiglie celebrative: quattro edizioni speciali e, in anteprima assoluta, la Italian Cities Edition #3 – Florence, un single cask di 9 anni in tiratura limitata. Invecchiato in botti ex bourbon e prodotto interamente sull’isola, questo distillato mette in risalto il carattere torbato che distingue ogni release del brand. Così, per omaggiare la sua presentazione a Milano, il racconto ha preso forma anche al bancone di BOB, bar di riferimento per la distilleria, che per il 4 ottobre ha proposto una drink list ispirata al profilo affumicato e marino dei malti Kilchoman.
Un tour che attraversa l’Italia
Le celebrazioni non si sono limitate a Milano. Il 3 ottobre Emma McHarrie, insieme a Jacopo Grosser, è stata ospite del Pub Matricola per una cena di avvio alla festa. Il 6 ottobre Kilchoman raggiungerà Parma, con una serata speciale da Choice e J Roger Speakeasy due tra i locali più rappresentativi della città che hanno creato un menu ad hoc. Il 7 ottobre il tour è atteso a Firenze, al Rasputin Secret Bar, mentre l’8 ottobre si concluderà a Tivoli con una degustazione al The Public House.
Le caratteristiche che rendono unico Kilchoman

Kilchoman, ovunque vada, si conferma protagonista. In miscelazione il primo impatto richiama scorza di limone, vaniglia e note saline che evocano subito Islay, anche in mezzo agli altri ingredienti. All’assaggio in purezza emergono i toni morbidi della frutta, come pere, pesche mature, intrecciati a sfumature floreali e a un accenno speziato. Il sorso rivela pienezza, con frutta tropicale e uva sultanina in equilibrio con note affumicate, di miele e malto. Il caramello dà rotondità mentre il finale si mostra lungo e complesso, fatto di pepe nero, sale marino e ancora un’eco persistente di agrumi e fumo.
L’anima di una farm distillery

A regalare questa prelibatezza al palato è la farm distillery Kilchoman, fondata nel 2004 da Anthony e Kathy Wills. Questo il loro segreto: orzo coltivato nei campi di proprietà, maltazione in loco, piccoli alambicchi a fuoco diretto e maturazione in botti selezionate. Ogni fase della produzione è seguita internamente, dall’orzo alle botti di bourbon e sherry, restituendo in ogni bicchiere il terroir di Islay.
Una distilleria di famiglia

Oggi la distilleria segue la stessa filosofia ed è portata avanti dai figli dei Wills, che hanno raccolto il testimone restando fedeli alla visione originaria. Grazie a loro Kilchoman, distribuito in Italia da Fine Spirits, continua a crescere senza rinunciare alla propria identità. «Kilchoman è la prova che una distilleria a conduzione familiare può competere a livello globale senza perdere la propria anima», ha sottolineato Emma McHarrie. Un messaggio che ha accompagnato l’intera la celebrazione italiana, dove il whisky torbato di Islay ha confermato la sua consolidata reputazione.
Immagini courtesy Kilchoman
Articolo realizzato in collaborazione con Fine Spirits