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Hot Buttered Rum, ricetta e origini del cocktail caldo e burroso

L’Hot Buttered Rum Day si festeggia il 17 gennaio! Ecco storia, curiosità e ricetta per preparare a casa il vostro (primo?) Hot Buttered Rum.

Un cocktail caldo e… burroso

Non è una novità la svolta food della mixology. Come tutto e come tutti, il beverage non è esente da metamorfosi e da sperimentazioni di alcun tipo -sebbene il drink caldo che vi presentiamo oggi sia ormai ben radicato nella storia dei cocktail.

L’ Hot Buttered Rum ha alla base un elemento-alimento che potremmo definire ossigeno per le torte: il burro. Vi avevamo già parlato in questo articolo del fat washing –ossia la tendenza ad estrarre i grassi da cibi di origine animale per poi ricavarne audaci drink.

Il 17 gennaio è l’Hot Buttered Rum Day

Ebbene, questo cocktail caldo, tra i grassi animali privilegia il burro e il risultato finale è una calda miscela alcolica così buona da essersi guadagnata un giorno di festa tutto suo: il 17 gennaio è l’Hot Buttered Rum Day. E noi vi invitiamo (e ci teniamo) a festeggiarlo.

Un rapido consiglio ad intramezzare il tutto: se volete utilizzare il burro nei vostri drink, preferite il burro chiarificato –che è privo di caseina, così il sapore della vostra miscela non potrà mai risultare rancido.

La storia del drink e il disprezzo di David Embury

L’Hot Buttered Rum ha una storia letteraria. Ne parlò David Embury nel suo libro “The fine Art of Mixing Drinks” nel 1948 e non è che al drink caldo gli facesse proprio i complimenti.

In particolare, il “ricciolino” di burro fu la cosa in assoluto più contestata da Embury, che quasi pareva intento a squalificarlo a tutti i costi dallo splendido gioco che coinvolge concorrenti alcol e alcol free della mixology.

Il grumo di burro è l’insulto finale. Si fonde con il rum caldo alla stessa maniera soddisfacente con cui l’olio d’oliva si fonderebbe con lo champagne”. Questa la traduzione letterale dal libro di Embury.

Il cocktail caldo è citato nella novella dello scrittore Kenneth Roberts “Northwest Passage” del 1937. Quello che vi possiamo dire è che il drink salvò un puma da morte certa, perché l’uomo del racconto, dopo averne bevuti due o tre di fila, non sparò all’animale.

Quindi l’Hot Buttered Rum rende tutti più buoni?

A quanto pare sì, soprattutto se consideriamo il fatto che questo drink caldo -molto popolare in America- sia quasi un must alcolico nel periodo del Natale.

E a Natale siamo tutti più buoni. Perciò, il consumo dell’Hot Buttered Rum in questo periodo non può proprio essere un caso. Il drink caldo riscalda i pomeriggi e le serate invernali e per di più è ricco di spezie –le stesse che più di tutte ci fanno pensare alla voglia di sorseggiare una bevanda calda, magari profumata alla cannella.

Si beve in inverno, nonostante i precedenti tiki

Eppure, è nostro dovere rivelarvi l’altra faccia del cocktail caldo: quella tiki. Trader Vic fornì una ricetta dell’Hot Buttered Rum nel suo libro “Book of Food and Drink” del 1946.

Vic diede una svolta al cocktail caldo: egli ovviò il problema che più emergeva sulla superficie del drink: quel ricciolo di burro unto e fuso, tanto criticato da Embury. Il tiki master suggerì l’utilizzo di una pastella fatta con gelato, facilmente conservabile nel congelatore e che migliorasse notevolmente la miscela sia in termini di aspetto che di gusto.

A occhio e croce, vi abbiamo messo voglia di Hot Buttered Rum. Non lo avete mai preparato prima d’ora? Lo sapete che non è un problema. Abbiamo qui pronta la ricetta per voi, riportata direttamente da Difford’s Guide.

Ecco la ricetta dell’Hot Buttered Rum

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Ingredienti

  • 60 ml di rum
  • 2 cucchiai di miele
  • 1 noce di burro non salato
  • 2 pizzichi di noce moscata grattugiata fresca
  • Acqua bollente
  • Cannella
  • Fettina di limone
  • Chiodi di garofano

Procedimento

Il cocktail caldo si serve in un Toddy glass: si tratta di un bicchiere termico, in grado di trattenere il calore della bevanda. Preparare l’Hot Buttered Rum è immediato e semplice: basterà inserire il miele all’interno del bicchiere già riscaldato e versare man mano i restanti ingredienti: il rum, il burro, la noce moscata e l’acqua bollente, sino a quando il burro e il miele non si saranno sciolti completamente.

Garnish

Guarnire con una stecca di cannella e con una fetta di limone impreziosita da chiodi di garofano