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Floreria Atlántico Barcellona, la nota insegna argentina sbarca in Spagna

El Born è un barrio multiculturale, tra i più creativi e vivaci di Barcellona. È uno di quei quartieri in cui prima o poi tutti ci cascano dentro, quale epicentro del buon bere a livello mondiale. È qui che, tra i locali la cui notorietà si riconosce dal numero di persone in coda alla porta, si trova il nuovo Floreria Atlántico di Tato Giovannoni. Non stupitevi se il nome non vi suona sconosciuto.  Quello catalano è infatti il fratello piccolo del locale omonimo di Buenos Aires, la cui fama è dettata dal livello di cultura miscelata.

Floreria Atlántico da Buenos Airs a Barcellona

Barcellona, che si conferma un laboratorio di nuovi trend di miscelazione e nuovi indirizzi da segnare, da poco conta anche su un nuovo indirizzo. Posto in una posizione strategica di fronte alla Estació de França, il cocktail bar Floreria Atlántico, insieme al suo ristorante Brasero Atlántico, è tra quei locali in cui la sosta vale, eccome, perché in grado di regalare emozioni fatte di riguardo e qualità.

Tato Giovannoni e la sua idea di Floreria Atlántico Barcellona

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Mente anche del progetto sbarcato in Spagna è Tato Giovannoni, figura di riferimento della miscelazione, a cui si aggiunge il suo socio di vecchia data Alex Resnik, grande esperto di ospitalità, e Diego Cabrera, alma brillante di Salmon Guru Madrid.

È sempre stato un mio sogno ampliare il Floreria“, racconta Giovannoni. “L’idea originale proposta nel locale di Buenos Aires è stata quella di creare un luogo che, attraverso i suoi sapori, raccontasse la storia degli immigrati stabiliti in Argentina dal secolo scorso, riflettendone le diverse città di provenienza. Ora quella stessa identità, l’abbiamo rivolta al Mediterraneo”. 

Segni particolari Floreria Atlántico Barcellona

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Non avrebbe avuto senso fare una copia dell’idea del Floreria argentino. “Ero motivato a fare qualcosa di nuovo. Per questo per Barcellona mi sono lasciato trasportare dalla storia dell’immigrazione dei nostri nonni e genitori che avevano lasciato il Mediterraneo per cercare fortuna. Ed eccoci qui“, dice Giovannoni mostrando la porta che cela il cocktail bar nascosto al piano inferiore del ristorante Brasero Atlántico, che si apre agli avventori con piatti superlativi e un assaggio di cocktail molto interessanti.

Ma è scendendo la scalinata che si trova la vera sorpresa. Ovvero il cuore di Floreria Atlántico, lo spazio dove si è accolti da luci soffuse e da chiacchiere sommesse, unite al suono ritmico degli shaker e al tintinnio dei bicchieri che trasportano in un’altra dimensione.

Il Mediterraneo di Floreria Atlántico Barcellona

Se il bancone è il protagonista di questo regno segreto, un gigantesco mostro marino, che troneggia lungo quasi tutto il soffitto della sala, accoglie e cattura lo sguardo ma non distoglie l’attenzione della carta cocktail di Floreria a cui va la corona.

L’idea è quella di veleggiare con la mente e il palato partendo da ogni angolo del Mediterraneo, con cocktail che sono Paesi: dal Libano alla Spagna toccando le sponde di Francia, Marocco, Israele, Turchia e altre ancora.

Partenza dall’Egitto, dalla Siria o dall’Italia?

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La scelta è ardua. “Per il cocktail dedicato all’Egitto, tra i miei preferiti, abbiamo lavorato le nespole con il cardamomo e altre spezie. Lo sciroppo ottenuto lo abbiamo mescolato con gin e liquore alla camomilla fatto in casa“, spiega Tato Giovannoni che fa servire questa sua ricetta in una coppa di legno a forma di palma. La freschezza e la quantità di sfumature, dal floreale all’erbaceo, di questo cocktail incanta e invoglia ad andare oltre nel racconto.

Così, gli omaggi liquidi della carta si susseguono con provenienze come Siria, un drink fatto di acquavite, latte di capra, datteri, succo di menta e mela. Oppure Italia, il cocktail composto da vermouth secco, amaro, liquore al bergamotto, liquore dal retrogusto nocciolato, arance rosse e un tocco di colatura di alici.

Marocco è anche un cocktail

Altra migrazione, altro cocktail. “Marocco è un drink che viene presentato in una specie di grande teiera di metallo in cui viene servito il liquido che sa di frutti uniti ad anice e spezie fatti macerare nel vino Chardonnay a cui aggiungiamo un aperitivo liquoroso fruttato, fresco e leggermente acidulo, grazie alle sue note agrumate”.

In totale sono dieci drink che utilizzano una moltitudine di ingredienti provenienti dal proprio paese di origine. Più una manciata di cocktail classic, come il Negroni Balestreri, best seller della casa. Creato in omaggio al nonno di Tato presenta gin, bitter, amaro e acqua di mare. Tutto prebatched tranne un’affumicatura di eucalipto che, fatta al momento, riporta in un soffio agli aromi respirati in famiglia.

Il rispetto delle origini

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La lontananza e la nostalgia della propria casa si mescolano così ai sapori che sanno di speranza, riscatto e fortuna. “Come tanti racconti di persone e destinazioni da ricordare. Perché ognuno di noi ricerca e conserva gelosamente le proprie radici. Per questo l’utilizzo dei prodotti locali è oggi così importante. Il nostro patrimonio di sapori è rappresentato in modo unico dai piatti e dai cocktail di Floreria di Barcellona, dove c’è un po’ di storia e molta influenza europea, nord africana e medio orientale”, aggiunge Diego Cabrera.

Ogni scelta di Florería Atlántico però va attribuita a Tato. “Il mio supporto si basa sulla conoscenza del mercato spagnolo ed europeo, il contatto con i fornitori e finanziamenti. La nostra è un’alleanza che proviene da una lunga amicizia che va al di là del bancone”, spiega Cabrera, che argentino come Giovannoni, vive a Madrid da quasi 15 anni, dopo 6 anni passati proprio a Barcellona. 

Il successo della vita

È la passione per la mixology, per l’ospitalità e il piacere per i cocktail che ci unisce e ci indica la via. Abbiamo tanti progetti ancora. Siamo in piena espansione su altri mercati interessanti come Stati Uniti, Asia e Medio Oriente”, conclude Giovannoni. E se è vero che il successo della vita è fare della vocazione il proprio divertimento Giovannoni e soci hanno raggiunto l’obiettivo. A tutti noi non resta che attendere di provare le loro prossime nuove aperture in giro per il mondo.

Immagini courtesy Floreria Atlántico Barcellona