Tre sezioni, ventuno drink e una sola parola guida (abbraccio). È il nuovo menu di Jigger & Pony, stella luminosissima della cocktail scene di Singapore.
Embrace non è un semplice menu

Di fronte all’annuale cambio di menu, Jigger & Pony ha deciso di puntare su qualcosa di sorprendente. È nato così un nuovo menuzine, termine che unisce la parola menu alla parola fanzine: 68 pagine in cui tre “archi narrativi” determinano l’organizzazione dei nuovi drink e la loro descrizione. E offrono anche l’occasione per rendere omaggio, una foto dopo l’altra, al team che quotidianamente si prende cura dei clienti.
La parola d’ordine è abbraccio

Per scegliere il tema del menuzine, il creative director Uno Jang ha puntato i riflettori sul concetto di abbraccio: “Siamo convinti che un grande bar è molto più dei drink che serve. È fatto anche dalle persone, dalle storie che condividono e dai momenti che li uniscono. Un ottimo bar, come un grande abbraccio, dovrebbe essere aperto a tutti, indipendentemente dalla loro provenienza”. Ecco quindi il titolo del menuzine, cioè Abbraccio (Embrace). Da qui le tre parti in cui è organizzato: Embrace Change, Embrace Tradition ed Embrace You.
Embrace, abbraccia il cambiamento

Nell’introduzione al capitolo si legge: “Il cambiamento accade, e felici sono coloro che sanno sorseggiare con audacia e abbracciare il nuovo. Il cambiamento è progresso; qui impieghiamo nuove tecniche e sfruttiamo nuove conoscenze per rendere i nostri cocktail ancora migliori”. Si tratta dunque della sezione dedicata agli esperimenti e alle sfide.
Un esempio? Il Red Revival, che abbina la barbabietola al caffè della Liberia (rigorosamente tostato in casa) e alle fragole. Base alcolica un tequila blanco super-premium. È una “pozione audace”, sottolinea Jigger & Pony. Altrettanto fuori dagli schemi è il Peanut Alexander, rilettura del classico Alexander fatta giocando con il gusto delle arachidi salate che trovano una sorprendente armonia con il gin, il liquore al cacao e fichi (fatto in casa) e la crema.
Abbraccia la tradizione

In questa sezione si rende omaggio ai classici che hanno forgiato la mixology, cercando nel contempo di “portarli nel XXI secolo”. È il caso del Negroni, “simbolo della cultura italiana dell’aperitivo e capace di riunire le persone intorno al bitter e alla conversazione” – termine, quest’ultimo, in italiano anche nel menu originale. La ricetta del Jigger & Pony adotta le classiche proporzioni di gin, vermouth e Campari in parti uguali. L’ingresso nel nuovo secolo è garantito dal ricorso al vermouth chinato e a un gin infuso con scorza di pompelmo.
Ci sono poi: il Manhattan (con un zic di ratafia alle ciliegie e di cacao), il Dry Martini (con un pizzico di vino fortificato e speziato) e anche il Paloma. I bartender del Jigger & Pony lo preparano con tequila reposado, lime e una soda fatta in casa a base di guava e pompelmo rosa.
Embrace, abbraccia te stesso

La terza e ultima sezione della drink list Embrace è quella in cui “sentirci a nostro agio nella nostra pelle e abbracciare ciò che amiamo senza esitazione”. Dunque: Embrace You.
Tra le ricette proposte c’è quella del Pony Star Martini, variazione del Porn Star Martini fatta sostituendo la vodka con del tequila blanco e valorizzando gli agrumi del sudest asiatico. Gli ingredienti: tequila, frutto della passione, vaniglia, limetta kaffir, limone, albume e champagne brut.
Vale la pena di citare anche l’Espresso Martini fatto con vodka, caffè tostato da un produttore locale, miele della foresta pluviale e tuile di cacao appoggiata in cima, pronta per essere rotta con un cucchiaino.
Titoli di coda

Non finisce qui, perché il menuzine Embrace prosegue con due sezioni finali: una dedicata ai cocktail analcolici (con la new entry Bitter Orange & Raspberry, twist dello shakerato) e l’altra dedicata ai punch (da 15-20 porzioni l’uno).
Immagini courtesy Jigger & Pony