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A Natale tanti e buoni Eggnog a tutti

L’Eggnog più che un cocktail è un rituale piacevolissimo. Chi ama le tradizioni, anche se la provenienza non è propriamente nostrana, e soprattutto chi adora il gusto dolce e avvolgente dello “zabaione”, per la Vigilia di Natale può cimentarsi nella riproduzione di uno storico Eggnog, appunto. Come dice il nome armatevi di uova, con l’aggiunta di zucchero e alcol. La ricetta? Più di una. Leggetele qua sotto insieme alla storia.

Buon Eggnog Day a tutti

Uova, zucchero, crema o latte e spirits a piacimento. Si chiama Eggnog e si prepara il 24 dicembre. A onor del vero è un drink che celebra un po’ tutte le feste di Natale ma, guardando al calendario, l’Eggnog Day cade proprio per la Vigilia. Quindi se volete festeggiare la sera di Natale con una nota alcolica continuate pure a leggere.

Prima di affrontare la ricetta (e le sue varianti) si consiglia di conoscere cosa state degustando, o meglio, cosa volete preparare a chi celebra con voi questa giornata. La storia scritta dell’Eggnog è vecchia e risale alla fine del Settecento.

Il primo Eggnog

La sua invenzione è americana. Gli europei, infatti, impiegano un po’ di tempo per familiarizzare con questa ricetta, anche se già conoscevano quella del Posset eseguita però con birra o vino.

Secondo David Wondrich e Noah Rothbaum, che nel loro The Oxford Companion to Spirits and Cocktails hanno trattato l’argomento, l’Eggnog fa la sua prima apparizione in diversi Stati del Mid-Atlantic alla fine dell’era coloniale. Cugino del Tom & Jerry compare sui giornali del New Jersey e della Pennsylvania nel 1788, anche se pare fosse già popolare nel New England, dove veniva chiamato Egg Pop.

Il preferito di George Washington

Dagli archivi della residenza di Mount Vernon si dice che provenga anche la ricetta di George Washington. Come lo desiderasse precisamente nel dettaglio non è confermato, ma si racconta che il primo presidente americano lo degustasse con uova, latte e panna, brandy, whiskey, rum e sherry.

I sei di Jerry Thomas

Con il sopraggiungere dell’Ottocento il drink vellutato e corposo a base uova prende campo nel periodo del Natale, soprattutto in Virginia e altri Stati del sud. Per il guru della mixology Jerry Thomas, diventa una delizia stagionale quasi obbligatoria. Nel suo manuale, How to mix drinks or The Bon Vivant Companion del 1862, ne codifica la ricetta proponendone ben sei: Baltimore Egg Nogg con rum e vino liquoroso di Madeira, Egg Nogg con zucchero, uova, cognac, rum, latte, noce moscata, General Harrison’s Egg Nogg con sidro, Hot Egg Nogg con l’aggiunta di acqua calda e Sherry Egg Nogg, ovviamente fatto con lo sherry.

Eggnog la ricetta IBA 1993

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Se con il Proibizionismo l’Eggnog perde mordente, lo recupera in Europa e negli Stati Latinoamericani dove la ricetta viene rivisitata con diversi spirits. Entrato a far parte dei cocktail IBA nel 1993 rimane nella lista fino al 2011 come Brandy Egg Nogg. Le dosi? 40 ml di brandy, 50 ml di latte, 10 ml di sciroppo di zucchero e 1 tuorlo d’uovo. Potete prepararlo shakerando gli ingredienti insieme aggiungendo ghiaccio per poi finirlo in dry shake. Filtrate, versate in un tumbler pieno di cubetti e a chiusura regalatevi una spolverata di noce moscata, con tanti auguri di buon Natale.