e-commerce-di-alcolici-record-40-miliardi-Coqtail-Milano

E-commerce record per gli alcolici. Oltre 40 miliardi di dollari entro 2024

Per le più importanti società di ricerca dal 2020 le vendite online di alcolici hanno registrato un incremento del 42%. Percentuale che aumenterà nei prossimi 4 anni. Ossia, con il modificarsi delle abitudini dei consumi causa Covid. E l’e-commerce di alcolici vola

La resilienza dell’e-commerce di alcolici

Quando tutto il mondo si ferma per il lockdown le ordinazioni degli alcolici spiccano il volo. Numeri alla mano, le maggiori società di ricerca hanno stimato che il mercato globale dell’e-commerce per spirits e liquori è quasi raddoppiato nel 2020. L’aumento registrato è del 42% rispetto all’anno precedente.

Ben 40 miliardi di dollari entro il 2024

Guardando al futuro, secondo un recente rapporto di IWSR Drinks Market Analysis, che monitora l’industria globale degli alcolici, il valore dell’e-commerce di 10 Paesi, quali Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, dovrebbe crescere fino a oltre 40 miliardi di dollari entro 2024.

La crescita della Cina

Ma se a oggi, le vendite e-commerce sono cresciute nella maggior parte dei mercati, IWSR rileva anche che alcuni in particolar modo stanno crescendo più velocemente di altri.

Ad emergere è la Cina, attualmente il mercato principale per le vendite e-commerce di alcolici grazie a diversi siti di acquisti online disponibili da diversi anni.

Gli Stati Uniti e l’e-commerce di alcolici

vendite-alcolici-online-record-2020-Coqtail-Milano

A dimostrare un grande slancio negli acquisti online anche Stati Uniti la cui previsione sottolinea il superamento la Cina entro un anno. Due i motivi. Il primo grazie a un allentamento delle leggi sulla spedizione diretta dovuto ai danni delle chiusure Covid. Il secondo, grazie a una maggiore consapevolezza dei consumatori sulle opzioni di vendita di alcolici online.

E i numeri non mentono: il mercato degli e-commerce di alcolici degli Stati Uniti è salito in modo significativo. IWSR ha scoperto che quasi la metà (44%) degli e-shopper americani di alcolici ha iniziato ad acquistare i propri prodotti online dal 2020, con il lockdown da pandemia.

Di conseguenza, IWSR afferma che il valore del mercato americano dell’e-commerce di alcolici è cresciuto dell’80% nel 2020 e che, entro il 2024, le vendite negli Stati Uniti raggiungeranno il 7% del volume totale di bevande alcoliche non commercializzate nel Paese, rispetto al 6% in Cina.

Chi è andato peggio

Il Covid-19 ha avuto un effetto polarizzante sull’economia mondiale e quindi sul mercato globale delle bevande alcoliche. I grandi mercati come gli Stati Uniti e la Cina sono sopravvissuti al meglio. Continenti e Paesi meno sviluppati come l’Africa, il Messico e l’Argentina hanno purtroppo sofferto di più”, sostiene Mark Meek, CEO di Analisi del mercato delle bevande IWSR. 

La ricerca Nielsen sugli e-commerce di alcolici

Tra alti e bassi, l’e-commerce nel 2020 è entrato in mercati che a malapena sapevano dell’esistenza degli acquisti online prima della pandemia. A sostenerlo Nielsen, azienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce una visione globale sui consumatori e sui mercati.

Nella sua ricerca Nielsen guarda al presente con uno studio che evidenzia quanto le bevande alcoliche saranno la star del 2021. Gli specialisti dell’e-commerce come Master of Malt e The Whisky Exchange stanno prosperando. Multinazionali che miravano a vendere il 15% dei propri alcolici attraverso i canali di e-commerce, entro il 2023 supereranno le aspettative proprio per i cambiamenti nelle abitudini di spesa dei consumatori.

L’Italia compra alcolici online

e-commerce-di-alcolici-Coqtail-Milano

E l’Italia che fa? Per l’analisi di AJ-Com.Net, network specializzato in campagne di comunicazione, web e social media marketing, non ci sono dubbi.

Il 2021 si prospetta un anno roseo per l’e-commerce italiano. Si prevede che gli acquisti online aumenteranno del 37% (+375% negli ultimi tre anni) con una crescita il settore del food & beverage che toccherà il valore di 32,9 miliardi di euro.

Per gli analisti di AJ-Com.Net la crescita dei numeri è da ricondursi al prezzo più vantaggioso, alla comodità di acquisto e alla maggiore varietà di scelta offerta dal web. Il tutto unito alla percezione di maggiore sicurezza nella spesa.

Motivazioni, soprattutto quest’ultima, che ha portato gli italiani a spostare l’attenzione sempre più sul canale digitale proprio a causa della pandemia. Una crescita dell’e-commerce che aumenterà a una velocità esponenziale rispetto alle aziende tradizionali per tutto il 2021.

Cosa bevono i consumatori

Ma come sono cambiate le abitudini delle persone e quali sono i maggiori trend di acquisto? Sempre dallo studio IWSR, incentrato sui cambiamenti del comportamento dei consumatori nei mercati chiave, i risultati indicano che le abitudini di consumo degli intervistati più adulti sono rimasti stabili e non accenneranno a mutare. Da rilevare invece un incremento nei consumatori più giovani e più alto spendenti.

Un altro argomento sono le preferenze di prodotto. In generale, tra adulti e giovani, non ci sono cambiamenti eccessivi, anche se tutti gli intervistati riferiscono di spendere di più nell’acquisto online di whisky, cognac, tequila e gin. Buone notizie per il comparto che sicuramente non passeranno inosservate agli analisti per determinare quali saranno le tendenze liquide future.