Il whisky è l’effetto d’insieme di geografia, materia prima e attenzione. E alla distilleria Ardnamurchan questa connessione è evidente. Per conoscerne davvero il lavoro bisogna attraversare le Highlands occidentali fino a Glenbeg e cercare una manciata di edifici affacciati sull’acqua, a cinquecento metri dal mare. Qui, ogni dettaglio ha una sua funzione che incide sul risultato. Come spiega Davide Monorchio, spirits manager di Pellegrini Spa, «il segreto della qualità di Ardnamurchan si regge su tre pilastri: la provenienza delle materie prime, la qualità dell’acqua e il luogo in cui il whisky matura».
I tre pilastri della distilleria Ardnamurchan

Il primo elemento è il malto: completamente scozzese, coltivato in aziende delle Lowlands. Un dato che può sembrare scontato ma «solo il 15% del fabbisogno complessivo di malto viene coperto da quello locale. E Ardnamurchan lavora con materie prime di zona, tracciabili e selezionate». Il secondo punto è l’acqua, che dalle montagne attraversa la torba per poi scendere in distilleria. È dolce, fredda, con una bella cromia naturale. «La cosa più importante è che interviene in tutte le fasi, dalla maltazione al raffreddamento delle serpentine, fino al taglio finale del distillato. Senza un’acqua così pura, non ci sarebbe questo whisky». Il terzo pilastro è l’affinamento che avviene direttamente ad Ardnamurchan, nei dunnage warehouse posizionati su terra battuta, al fresco, a pochi passi dal mare. «Le botti respirano e interagiscono con l’esterno. Ogni giorno ricevono l’aria salmastra che profuma il whisky con i suoi sentori iodati».
Un whisky da bere puro

Le botti, per l’85% ex sherry e in minima parte ex bourbon, contengono un distillato torbato. La release Single Malt Scotch Whisky Cut Strength, imbottigliata a piena gradazione, ha una ricchezza sensoriale «sviluppata da tutta la complessità del malto. Ardnamurchan è un whisky che va capito, lasciato ossigenare ed evolvere». Non si presta alla miscelazione o al ghiaccio. «Ci sono ottimi blended per quello. Questo whisky si beve neat. Puro per scelta».
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui
Articolo realizzato in collaborazione con Pellegrini s.p.a
Immagini courtesy Ardnamurchan