Raffinati, con stile e allo stesso tempo sempre più inclusivi, i bar d’hotel hanno trovato una nuova centralità. Oggi si distinguono per personalità, qualità costante e un’eleganza informale che piace anche a chi non soggiorna nella struttura. A rafforzarne il profilo, le collaborazioni con realtà come Altamura Distilleries Vodka. A raccontare come funzionano davvero, tre voci autorevoli della mixology: Salvatore Calabrese, Giacomo Giannotti ed Edoardo Sandri.
Bar d’hotel, un sistema di eccellenza internazionale

Nei bar d’hotel il cocktail è solo l’inizio. A guidare davvero la scelta è il modo in cui si viene accolti, la precisione del servizio, il valore del tempo trascorso. Chi entra lo fa per bere, ma resta perché l’esperienza funziona. Qui, il bar è un luogo con regole proprie e non è una semplice estensione del ristorante. Conosce e riconosce i suoi ospiti (che soggiornino in hotel o meno) e li fa sentire al centro.
Frank Grillo, mente geniale dietro al brand premium Altamura Distilleries Vodka, lo sa bene. Non è un caso se il brand è oggi main sponsor dei World’s 50 Best Hotels con all’attivo decine di collaborazioni con indirizzi strategici: dal St. Regis di Venezia al Four Seasons Hotel Firenze, fino a progetti consolidati nel Regno Unito, in Spagna, in Francia, in Australia, in diversi Paesi dell’Asia e negli Stati Uniti.
«I più grandi hotel del mondo sono sempre stati un punto di riferimento sociale delle città. Nei bar di questi hotel sono nati alcuni dei cocktail più famosi di sempre. Dall’Hanky Panky di Ada Coleman al Savoy, al Red Snapper del St. Regis, fino al Singapore Sling al Raffles Hotel Singapore e al Breakfast Martini di Salvatore Calabrese al Lanesborough. I grandi bar d’hotel sono sempre stati la casa dei grandi classici. E quella tradizione continua a vivere e si espande anche nei bar d’hotel di oggi», spiega Grillo. Con un obiettivo definito, portare il suo distillato italiano nei cocktail bar guidati dai migliori bartender, aprendoli a un pubblico globale di veri appassionati.
Un servizio misurato che conquista

Per Salvatore Calabrese, il bar d’hotel è una questione di misura. «Chi si siede vuole sentirsi visto, capito, guidato. Bisogna saper parlare e quando tacere. Il valore reale sta nella cortesia, nella precisione, nel dare dare importanza al cliente senza mettersi in mostra».
È il principio che lo guida in ogni dettaglio anche al Donovan Bar di Londra, all’interno del Brown’s Hotel. Storico nella struttura, ma contemporaneo nello spirito, il Donovan riflette l’idea di accoglienza che Calabrese ha affinato in decenni di esperienza. L’ingresso indipendente consente di entrare senza passare dalla reception, e l’assenza di una hostess rende il primo contatto più diretto. Tocca al team far sentire subito l’ospite a proprio agio, senza creare distanze. «È un’impostazione strategia pensata per mettere tutti nella condizione di sentirsi benvenuti, anche quando il locale è pieno», spiega il Maestro. Perché il primo gesto, quello che fa la differenza, inizia appena si varca la soglia.
Quello stesso approccio, fatto di equilibrio e attenzione, Calabrese lo trova anche fuori dal suo bar, in occasioni in cui il contesto cambia ma le aspettative restano alte. Come in una delle serate firmate Altamura Distilleries Vodka al Portrait Bar del The Fifth Avenue Hotel di Manhattan, che Calabrese descrive come una delle sue esperienze più riuscite in esterna. «Un ambiente curato, un pubblico pronto ad ascoltare, un ritmo preciso. In contesti così ogni dettaglio deve sostenere il racconto. In questo Altamura Distilleries Vodka si fa riconoscere e apprezzare: è il distillato che il cliente ricorda. Un telaio solido, che dà coerenza al servizio e struttura al cocktail».
L’attenzione a ogni dettaglio

La stessa attenzione che guida il Donovan Bar si ritrova nel lavoro di Giacomo Giannotti, co‑owner di Paradiso Barcelona speakeasy stabile nella classifica dei World’s 50 Best Bars e Paradiso Dubai, lussuoso locale all’interno del Five Luxe JBR.
«In ogni albergo il dettaglio ha un peso specifico. Chi sceglie di bere in un bar d’hotel cerca un’atmosfera elegante, una dimensione scenografica, ma soprattutto vuole vivere un’esperienza ampia e ben calibrata circondato da gente giusta». Parole che tornano centrali durante una sua guest experience di Altamura Distilleries Vodka al Four Seasons at the Surf Club di Miami, quando Giannotti ha servito oltre 400 cocktail in poche ore, accompagnato dal sax dal vivo dietro al bancone e una platea selezionata di ospiti internazionali a godersi il doppio spettacolo al bar. Un doppio spettacolo perfettamente orchestrato, in cui ogni elemento era in equilibrio. «Lavorare in un contesto così ben costruito, e con una distillato come quello di Altamura Distilleries Vodka, ha permesso di creare una serata dove tutto funzionava: ambiente, gusto, servizio, persone. È questo il goal vincente per le persone».
Il lusso dell’accoglienza informale dei bar d’hotel

In Italia, anche se con maggior lentezza rispetto all’estero, i bar d’hotel si aprono sempre più anche a chi non soggiorna, diventando luoghi di lusso accessibile. Lo racconta bene Edoardo Sandri, assistant F&B manager dell’Atrium Bar del Four Seasons Hotel Firenze, dove Altamura Distilleries Vodka è parte di una selezione pensata per valorizzare il servizio.
«Atrium Bar ha due punti di forza che piacciono. Il primo è mettere a proprio agio anche chi entra per la prima volta in un contesto di alto livello, offrendo un servizio impeccabile con un’impostazione amichevole. Il secondo è dato dalla raffinatezza, dal protocollo preciso, da quel rigore che ricorda l’esperienza di un ristorante stellato. Due approcci diversi, stessa promessa: offrire qualcosa che altrove non si trova. Ovviamente anche nella scelta dei distillati». La linea dell’Atrium Bar, infatti, è netta: «Altamura Distilleries Vodka viene proposta per la sua pulizia, per il modo in cui si inserisce nella costruzione del cocktail senza mai appesantirlo. È una presenza funzionale a quel tipo di eleganza che non ha bisogno di spiegarsi».

Se oggi sempre più viaggiatori scelgono i bar d’hotel per la loro affidabilità, sono proprio figure come Calabrese, Giannotti e Sandri a definire che cosa significhi far funzionare questi luoghi capaci di convincere a entrare. E il supporto di brand votati all’eccellenza, come Altamura Distilleries Vodka, fa la differenza.
Immagini courtesy Altamura Distilleries
Articolo realizzato in partnership con Altamura Distilleries Vodka