Le vibrazioni e l’energia che sprigiona un piccolo bar di quartiere, all’angolo tra due tranquille vie di Montevideo, può essere molto contagiosa. Lo sanno bene i ragazzi di Baker’s, che dall’Uruguay si stanno facendo conoscere in tutto il mondo grazie a una passione viscerale per l’ospitalità e un’accoglienza senza pari riservata a ogni ospite, che si fermi per un veloce drink all’aperitivo o per un tapas pairing, consumato al bancone o ai tavoli esterni.
Baker’s, il punto di riferimento di Montevideo

Sotto la direzione di Andrés Rubino, che ha rilevato il locale dopo averlo frequentato per anni e l’entrata in società di Márcio Silva, Baker’s è ormai un’istituzione nella scena della mixology uruguaiana. Agustín Enríquez, conosciuto da tutti come Poroto (fagiolino), è il frontman che con uno stile rock’n’roll si fa amare da tutti, pilastro di una community che oggi ha la sua voce distintiva e una fortissima identità.
La predilezione per i grandi classici

La cifra stilistica del locale è chiara fin dal primo sorso, grazie a classici come Dry Martini e Penicillin, e twist che puntano su tecniche contemporanee come Primera Dama, a base di gin, Campari, vermouth rosso, lamponi e vaniglia. Lo sguardo è internazionale: non è un caso se il nome di Charles H. Baker Jr. — viaggiatore, scrittore, bon vivant — riecheggia come guida spirituale dell’intero progetto.
Baker’s, l’unico bar uruguaiano nei 50 Best Discovery

Nel 2022 è arrivato il riconoscimento mondiale con l’ingresso nella piattaforma dei 50 Best Discovery, primo e unico bar uruguaiano a riuscirci. Ma l’ambizione di Baker’s non si è fermata a quella vetrina. Da allora, la traiettoria del locale ha assunto i contorni di un movimento culturale: guest shift internazionali, bartender da tutto il mondo invitati a Montevideo e un flusso costante di esperienze che stanno arricchendo il background della città.
L’armonia fra suoni, sapori e gusto da Baker’s

In un’epoca in cui le barriere geografiche contano sempre meno, Baker’s è diventato un ambasciatore liquido dell’Uruguay. Inoltre, con l’arrivo dello chef Maximiliano Matsumoto, la proposta gastronomica ha trovato una nuova armonia con tacos di carne e vegetali, katsu sando e papas rotas a la huancaína.
In un momento affollato di format e tendenze, questo piccolo angolo dedicato al buon bere è rimasto fedele a sé stesso, puntando sulla bellezza delle cose semplici e fatte bene. Proprio questo lo rende speciale e, per rendersene conto, è sufficiente sedersi al bancone, ascoltare la musica live suonata da un DJ e affidarsi a Poroto, assaporando cocktail che valgono più di mille parole.
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui
Immagini courtesy Baker’s