Drink-simbolo-Aperitivo-Italiano-Coqtail

L’aperitivo italiano conquista le capitali della mixology

Nel King Abdullah Financial District di Riyad finalmente cala la sera. I grattacieli avveniristici si illuminano mentre l’arsura del giorno lascia il posto al fresco della notte. Un pubblico cosmopolita, composto tanto da expat quanto da arabi, sciama per le vie, preparandosi per andare a cena. Ma prima di sedersi a tavola, li attende un’ultima tappa. Al bancone de Il Baretto, tra pareti azzurre, tavoli in mogano scuro e panche in pelle, mentre risuona la musica dal vivo, molti vengono a bere un aperitivo.

E non è certo il divieto di alcol in Arabia Saudita a frenarli, grazie a Negroni e Spritz in versioni analcoliche che rispettano i profili aromatici originali con eccellenti alternative zero-alcol. Ma la domanda da porsi è: cosa acquistano gli arabi che vengono qui? Perché sono disposti a pagare 20 dollari per un cocktail invece di 5 per una cola, visto che non hanno neanche un riferimento reale? Come si dice, non può mancarti qualcosa che non conosci… La risposta è semplice: ciò che stanno acquistando è più di un drink, è un immaginario della “Dolce Vita” fatto di sapori bitter e colori caldi.

L’aperitivo italiano gira il mondo

L’eco della stessa risposta risuona a New York, a Londra, fino a Hong Kong, dove i bar che lavorano sull’aperitivo stanno conquistando il mondo. Nel Greenwich Village di New York, Dante, fondato nel 1915, è diventato un’icona rinnovata della comunità italiana grazie a cocktail come il Garibaldi, reinterpretato con succo d’arancia fresco. Questo locale ha ottenuto il titolo di miglior bar del mondo nel 2019, riaffermando il ruolo della cultura italiana nella mixology globale. A Londra, Bar Termini celebra l’estetica e i sapori italiani degli anni ’50, con cocktail sofisticati e un’atmosfera intima che richiama i caffè tradizionali. In Asia, Bar Leone, inaugurato nel 2023 a Hong Kong, ha portato l’atmosfera dei bar di quartiere romani all’estero, conquistando il primo posto nella classifica degli Asia’s 50 Best Bars nel 2024.

Il denominatore comune: l’Italia

Cocktail-aperitivo-Italiano-Coqtail

Il successo di questo modello di consumo porta con sé un’esplosione di vendite per le categorie merceologiche direttamente collegate: in primo luogo i bitter e i liquori da aperitivo, ma anche i vermouth. Prodotti accomunati da una radice geografica comune: l’Italia.

Qui l’aperitivo è un’abitudine consolidata: secondo l’Osservatorio di Uiv, il 43% degli italiani si concede almeno un aperitivo a settimana e il 98% almeno una volta al mese. Millennials e Gen Z, specialmente nella fascia 25-34 anni, rappresentano il pubblico principale, ma anche gli over 65 stanno contribuendo al boom, con un aumento del 112% nei consumi negli ultimi 15 anni. Ogni mese, gli italiani spendono in media oltre 120 euro per questo rito conviviale, che coinvolge circa 14 milioni di persone.

I drink dell’aperitivo Italiano

I drink simbolo di questo successo sono due: lo Spritz, che domina la scena, e il Negroni, sempre più celebrato a livello internazionale, con una conseguente riscoperta del suo albero genealogico ascendente (l’Americano) e discendente (lo Sbagliato, che TikTok ha reso globale in tempi record). Ma a cosa si deve il successo dei prodotti da aperitivo? Oltre al già citato fascino del vivere all’italiana, vero e proprio sogno globale, ci sono altri due elementi determinanti. Il primo è l’evoluzione del gusto internazionale: sempre più orientato verso le note amaricanti delle botaniche, ha favorito prodotti italiani come bitter e vermouth, ma anche i liquori da aperitivo.

Nel 2024, il leader di mercato ha registrato vendite per 255 milioni di euro nei primi nove mesi, segnando una crescita del 6,9% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge un fiorire di produttori craft che stanno finalmente sfidando il monopolio dei grandi marchi, proponendo prodotti validi e differenziati (per esempio senza coloranti artificiali), che potrebbero nei prossimi anni contribuire a un’evoluzione della categoria. L’altra grande tendenza è quella dei cocktail a bassa gradazione alcolica (low ABV), che ha ulteriormente favorito il successo dei prodotti da aperitivo italiani.

I cocktail a bassa gradazione alcolica

Perfetti per chi desidera bere in modo più leggero, questi cocktail riflettono un approccio moderno e consapevole al bere miscelato. Lo Spritz, simbolo del bere italiano, ha registrato vendite globali di 9,6 milioni di casse nel 2022, continuando a crescere nel 2023 e nel 2024. Anche qui l’offerta si sta ampliando, con marchi storici che rivendicano la loro primogenitura e nuovi brand internazionali pronti a competere sul mercato in termini di prezzo, qualità e quantità. Così come il successo globale del sushi ha aumentato le esportazioni di salmone, si può individuare un nesso diretto tra la diffusione dell’aperitivo italiano e il boom delle esportazioni dei prodotti chiave della miscelazione tradizionale del Belpaese.

Un circolo virtuoso potenzialmente inesauribile, perché in ogni bicchiere c’è molto più di quello che si pensa: c’è un’estate in Costiera su una Vespa, una vacanza romana, il piacere di sedersi a fine giornata dopo lo shopping milanese. Ogni sorso è un po’ d’Italia. Ed è un sapore che piace in tutto il mondo.

Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui

Immagini credits Julie Couder x Coqtail, location Lacerba Milano – riproduzione vietata