Ingredienti stagionali, autoctoni e che sappiano privilegiare una produzione artigianale: sono le strade maestre seguite da De Vie. Cioè dal ristorante (Comptoir De Vie) e dal cocktail bar (Bar De Vie) che animano una strada centralissima di Parigi. Il progetto è nato grazie ad Alex Francis e Barney O’Kane, che hanno trovato in Adam Purcell lo chef giusto a cui affidare piatti e stuzzichini.
De Vie, il nuovo ristorante e cocktail bar parigino

Francis, O’Kane e Purcell si sono inseriti in un movimento che ha saputo fare molti proseliti e che viene riassunto nei termini Farm to Table e Farm to Glass. Il principio è lo stesso per entrambi: organizzare il lavoro intorno a produttori locali e a ingredienti stagionali, sia per creare piatti sia per realizzare drink e liquori.
L’obiettivo macroscopico è di sostenere l’agricoltura del territorio circostante e in questo modo contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale legato al trasporto delle materie prime per decine, centinaia, a volte migliaia di chilometri. Il risultato immediatamente sperimentabile a tavola, o al bancone, è l’offerta di un’esperienza più autentica e di ricette salutari e facilmente tracciabili.
Comptoir De Vie, il ristorante

I soci hanno cominciato la loro avventura aprendo il ristorante e promettendo l’aggiunta del bar nell’arco di pochi mesi.
Chef Purcell ha chiarito la propria visione: «Piuttosto che farmi confinare da una tecnica o da uno stile di cucina specifico, preferisco scovare un ingrediente che si esprime al meglio in una determinata stagione, attorno al quale costruire un piatto meraviglioso. Quando la materia prima è davvero buona, non c’è bisogno di elaborare piatti complicati e con una stratificazione di sapori: noi puntiamo a quella semplicità che sa essere straordinaria».
Bar De Vie, il luogo dei cocktail

Nonostante l’apertura in due fasi, la doppia anima del format De Vie è stata evidente sin da subito. Lo testimoniava il menu di Comptoir De Vie, che prevedeva un pairing con dei cocktail (disponibili nella doppia versione alcolica e analcolica), e pure la possibilità di ordinarli alla carta o anche di affrontare un percorso di degustazione, con una selezione di drink accompagnati da stuzzichini.
La drink list è pensata in modo da proporre alcune tipologie precise di cocktail, dagli Highball al Martini, dal Kir alla granita. Delle ricette la struttura è mantenuta fissa, mentre agli ingredienti stagionali è affidato il compito di variare le suggestioni organolettiche.
La filosofia

Rifornirsi da produttori locali significa mettere sotto i riflettori la tradizione francese. Infatti Barney O’Kane afferma che De Vie esalta «la bellezza e la generosità che la Francia ha da offrire. Dai liquori ai prodotti agricoli, passando per le ceramiche e i bicchieri, tutto è pensato con cura e attenzione».
Chiosa Alex Francis: «De Vie mira a stabilire nuovi standard per la narrazione, le pratiche sostenibili e l’innovazione produttiva nel settore alimentare e delle bevande. I punti saldi del nostro lavoro sono l’impegno per la sostenibilità, il benessere personale e l’inclusività. Aspiriamo a coltivare esperienze che trasformino il modo in cui ci relazioniamo con ciò che si trova nel nostro bicchiere e nel piatto».
Immagini courtesy De Vie, credits Millie Tang