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Ecco come preparare un Bloody Mary

La ricetta IBA del drink ruggente degli anni ’20: non preoccupatevi, a quanto pare lo shaker non serve per preparare un Bloody Mary!

Fa pensare a una versione alcolica della salsa di pomodoro, ma il Bloody Mary è qualcosa che innanzitutto non si cuoce e soprattutto è qualcosa che si beve: se proprio ci volete fare la scarpetta, dovrete fare a meno del pane.

Siate creativi e usate il gambo di sedano che solitamente fa da garnish al drink: pare che questa idea risalga agli anni ’50.

Servito in un tumbler alto, rosso e dalla consistenza densa, il Bloody Mary è un cocktail molto apprezzato all’ora dell’aperitivo.

Tra i drink preferiti di Hemingway c’era anche Bloody Mary

Il sapore stuzzicante, gli aromi che solleticano il palato, il sorso leggero di una miscela che in apparenza ci sembra pesante, fanno di questo drink una magia liquida da cui lasciarsi incantare almeno una volta nella vita.

Chissà che poi non diventiate i clienti preferiti del Bloody Mary che, tra l’altro, è così gentile da porsi come rimedio mattutino contro l’hangover.

Pensate che addirittura Ernest Hemingway ricorreva a questo drink per riuscire a combinare qualcosa durante la giornata. Magari, alcuni suoi capolavori letterari devono il loro successo proprio al cocktail.

La storia del drink

Comunque, non è neanche un caso che il Bloody Mary sia nato proprio nei ruggenti anni20: non poteva esserci periodo più grintoso per una miscela così viva nel bicchiere che sembra quasi bollire al suo interno.

A inventarlo fu il bartender francese Fernand Petiot, soprannominato Pete. Volete una curiosità su di lui? Pensate che pare abbia servito al bancone tutti i presidenti americani dal 1934 al 1966.

Pete iniziò la sua brillante carriera di bartender in quello che oggi è l’Harry’s Bar di Parigi che, ai tempi, col nome di New York Bar, attirava a sé moltissimi americani.

George Jessel o Pete?

Eppure, vecchie voci di corridoio sostenevano che ad aver inventato il Bloody Mary fu l’attore George Jessel, ma lo stesso Pete chiarì che Jessel in realtà non avesse che miscelato succo di pomodoro e vodka.

A ricreare la complessità del drink fu proprio il bartender originario di Parigi che, nello shaker, ci mise sale, pepe, pepe di Cayenna, salsa Worcestershire, succo di limone oltre che a vodka e succo di pomodoro.

Adesso però passiamo ai dosaggi per farvene preparare uno (o di più) correttamente anche a casa.

Ecco come preparare un Bloody Mary!

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Ingredienti

45 ml di vodka

90 ml di succo di pomodoro

15 ml di succo fresco di limone

2 gocce di salsa Worcestershire

Tabasco

Sale

Pepe

Procedimento

La ricetta IBA del Bloody Mary non prevedere alcun utilizzo dello shaker. Tutti gli ingredienti vanno inseriti all’interno di un mixing glass già colmo di ghiaccio e mescolati con l’aiuto di un bar spoon. Successivamente, versare la miscela nel bicchiere.

Garnish

Decorare con un gambo di sedano e una fettina di limone e… salute!