L’edizione 2025 dei The World’s 50 Best Bars conferma che gli italiani, ovunque si trovino, segnano la rotta del bere bene. Lorenzo Antinori conquista il primo posto con Bar Leone a Hong Kong, un locale dal cuore italiano che ha portato in Asia la cultura nostrana. Al terzo posto, Sips di Simone Caporale, con cui Antinori ha un nuovo progetto comune. In classifica brillano anche altri italiani fuori dai confini del Bel Paese: Paradiso (Barcellona) di Giacomo Giannotti al quarto posto, il Connaught Bar (Londra) guidato da Agostino Perrone & Co. al sesto. Ottimi piazzamenti a casa nostra per Moebius Milano al settimo, Locale Firenze al 22esimo, Drink Kong al 40 esimo e il 1930 di Milano al 43esimo.
L’Italia della mixology globale
Ogni anno i The World’s 50 Best Bars tengono tutti con il fiato sospeso e, anche questa volta, l’Italia ha risposto come sa fare: vincendo. Perfino da lontano conquista infatti la vetta del panorama mondiale della mixology e dimostra che il talento cresciuto dietro i nostri banconi ha imparato a esportare la propria cultura senza perdere una goccia di autenticità. È così che ai The World’s Best Bars, quest’anno celebrati a Hong Kong, è stato proclamato primo il locale di Lorenzo Antinori, Bar Leone.
L’eleganza di una semplicità voluta

Nel cuore di Central, Bar Leone riformula per Hong Kong il concetto di “cocktail popolari” partendo proprio dalla nostra capitale. Antinori, romano con una carriera passata dai grandi hotel di Londra e Seul, ha portato il suo bar all’essenza con un’idea che convince anche fuori dai confini, e che oggi assegna all’Asia la sua prima vittoria assoluta nella storia dei 50 Best.

Vicino a lui, seppur al terzo posto, Simone Caporale conferma il respiro internazionale del bar italiano. Il suo Sips di Barcellona (guidato con il socio Marc Alvarez), si è piazzato subito dopo Handshake, facendo conquistare al mixologist anche il riconoscimento come Industry Icon.
Due percorsi che si ritrovano a Hong Kong per un nuovo progetto
E non è un caso se le due stelle della miscelazione, Antinori e Caporale, dopo aver costruito carriere distinte e complementari, si ritrovano sempre nella stessa città con un progetto condiviso: Montana, locale aperto di recente proprio a Hong Kong. Montana, che non ha ancora vinto premi, ha già conquistato l’attenzione di chi guarda al futuro del bar. Punto d’incontro tra due stili racconta la naturale evoluzione di un movimento italiano che si è fatto globale.
L’Italia dei The World’s 50 Best Bars che cresce anche a casa

Nel frattempo, gli italiani continuano a guadagnare terreno sul campo dei The World’s 50 Best Bars. Paradiso (Barcellona) di Giacomo Giannotti risale la classifica al quarto posto, il Connaught Bar (Londra) guidato da Agostino Perrone & Co. si porta al sesto. Moebius Milano di Lorenzo Querci vola al settimo posto, conquistando il premio Highest Climber, dopo un balzo di trentuno posizioni. Un riconoscimento che premia un luogo capace di fondere gastronomia, musica e cocktail in un’unica esperienza. A Firenze, Locale si ferma al numero 22, confermandosi punto di riferimento per l’alta miscelazione toscana. A Roma, Drink Kong entra nella top 40, mentre il 1930 di Milano, tempio della riservatezza firmato dal gruppo Farmily, si posiziona al numero 43. Tutti nomi diversi, un filo comune: la forza del saper accogliere, servire e sorprendere con la misura che solo l’Italia conosce.
Gli italiani conquistano il mondo

Insomma, gli italiani oggi guidano bar, format e brand che influenzano il gusto contemporaneo. Se Antinori con Bar Leone e il recente Montana a Hong Kong ha dimostrato che il Mediterraneo può brillare anche a Est, Caporale, grazie a Sips, ha consolidato a Barcellona un modello di ospitalità replicato in tutto il mondo. Insieme raccontano la forza di un movimento che nasce dai dettagli (dal modo di servire un cocktail alla scelta della musica) e cresce in ogni latitudine.
Il bar come linguaggio universale
Nella classifica The World’s 50 Best Bars 2025 l’Italia diventata la misura con cui si valuta l’equilibrio di stile e sostanza di un’esperienza chiamata cocktail. E se il mondo guarda a Hong Kong per capire dove sta andando la mixology, la direzione, oggi più che mai, parla italiano.
La lista completa 1-50 dei The World’s 50 Best Bars 2025

- Bar Leone, Hong Kong
- Handshake Speakeasy, Città del Messico
- Sips, Barcellona
- Paradiso, Barcellona
- Tayēr + Elementary, Londra
- Connaught Bar, Londra
- Moebius Milano, Milano
- Line, Atene
- Jigger & Pony, Singapore
- Tres Monos, Buenos Aires
- Alquímico, Cartagena
- Superbueno, New York
- Lady Bee, Lima
- Himkok, Oslo
- Bar Us, Bangkok
- Zest, Seul
- Bar Nouveau, Parigi
- Bar Benfiddich, Tokyo
- Caretaker’s Cottage, Melbourne
- The Cambridge Public House, Parigi
- Satan’s Whiskers, Londra
- Locale Firenze, Firenze
- Tlecān, Città del Messico
- Tan Tan, San Paolo
- Mirror Bar, Bratislava
- CoChinChina, Buenos Aires
- Baba au Rum, Atene
- Nouvelle Vague, Tirana
- Hope & Sesame, Guangzhou
- Danico, Parigi
- Scarfes Bar, Londra
- Svanen, Oslo
- Sastrería Martínez, Lima
- Panda & Sons, Edimburgo
- Röda Huset, Stoccolma
- Mimi Kakushi, Dubai
- Salmon Guru, Madrid
- Coa, Hong Kong
- Sip & Guzzle, New York
- Drink Kong, Roma
- Double Chicken Please, New York
- Maybe Sammy, Sydney
- 1930, Milano
- Jewel of the South, New Orleans
- Virtù, Tokyo
- Overstory, New York
- The Bar in Front of the Bar, Atene
- The Bellwood, Tokyo
- BKK Social Club, Bangkok
- Nutmeg & Clove, Singapore
Immagini courtesy The World’s 50 Best Bars