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Simone Corsini è il nuovo bar manager di Terrazza Maitò al Principe di Piemonte

Ci sono novità al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Simone Corsini, dopo il Four Seasons di Firenze, trova una nuova casa alla mixology contemporanea diventando bar manager della Terrazza Maitò. Il suo primo cocktail book, raffinato ed elegante, parla del viaggio introspettivo di una donna misteriosa che attraversa tutto l’hotel, raccontandone lo charme rinnovato e la storia che lo lega allo stile Liberty. Un omaggio a tutti coloro che, passando da Viareggio, apprezzano il bello e il buono della vita e il mare della Versilia.

Viareggio e il Liberty in 7 cocktail di Simone Corsini

C’è chi sostiene che la destinazione non è un luogo preciso, ma un nuovo modo di vedere le cose. Per Simone Corsini, attuale bar manager di Terrazza Maitò del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, la meta rappresenta molto di più. “Ci sono posti che restano nel cuore e nella memoria diventando il punto di arrivo del viaggio. Questa è la sensazione che si prova sostando, anche soltanto una volta, al Principe di Piemonte”.

Questo storico edificio è un gioiello liberty affacciato sul mare che, per la sua bellezza, cattura lo sguardo. Chi ne resta affascinato, dunque, non si limiti ad ammirarlo solo dall’esterno. Si lasci ammaliare da ogni suo singolo dettaglio, compresa la prima cocktail list di Simone Corsini che, chiamata 101, altro non è che la narrazione liquida, in chiave moderna, degli anni d’oro di questo edificio di rilevante interesse architettonico.

La storia del Grand Hotel Principe di Piemonte

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Era il primo luglio 1922 quando fu inaugurato l’allora Select Palace Hotel, un albergo signorile a due piani. Solo tre anni più tardi però venne valorizzato da nuovi lavori di rialzamento che gli valsero il nome di Grand Hotel Principe di Piemonte e i decori dalle linee morbide e flessuose. Quelle che da allora seducono élite culturali e vacanziere.

Questo luogo è una lussuosa dimora dall’aspetto poliedrico che spazia dalle due stelle Michelin del ristorante Piccolo Principe, guidato dallo chef Giuseppe Mancino, al guest restaurant Maitò Viareggio ubicato sul rooftop. Fino al bar panoramico di Terrazza Maitò, un vero e proprio hub del gusto dove gli ospiti hanno l’imbarazzo della scelta”, spiega Corsini.

Viaggio all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte

Come in uno scrigno, qui la memoria viene custodita gelosamente. “Nel mio cocktail book 101 ho voluto raccontare il Principe di Piemonte attraverso le forme e i colori del Liberty che caratterizzano Viareggio e l’hotel. Uno stile che attinge alla veridicità del mondo vegetale e floreale grazie a una straordinaria libertà interpretativa. Come un viaggio nel tempo il menu, illustrato dalla disegnatrice di Carrara, Tiziana Ricci, racconta di una misteriosa figura femminile. Aggirandosi per l’hotel, ne mostra le bellezze architettoniche e le opere d’arte, soffermandosi in otto luoghi, dall’atrio al rooftop, rappresentati in altrettanti cocktail”, svela Corsini.

Dalla drink list 101 di Simone Corsini

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Si tratta di sei drink alcolici ispirati ai grandi classici e due cocktail alcol free. Lo Sliding Time, dedicato all’entrata trionfale del Principe di Piemonte è creato con gocce di bitter, cordiale tropicale e bollicine italiane. Mentre Next to me è rappresentato dal tipico fiore che si trova in ogni decoro dell’hotel ed è fatto con vodka, frutti di bosco, una punta di acido citrico e bitter.

Il racconto del Bar del Piccolo è affidato invece al drink Preludio che, grazie a una miscela di rum pregiati, pesca, pepe lime e falernum, descrive un ambiente illuminato da specchi e grandi vetrate in pieno stile Liberty, il fulcro attorno al quale ruota tutta la giornata dell’hotel, raccontata attraverso i passi della musa ispiratrice di Simone Corsini.

Un cocktail per celebrare la cucina di Giuseppe Mancino

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Restando al piano terra la donna misteriosa prosegue la sua esplorazione con il cocktail Immagination, un twist sul Paloma creato da mix di tequila, succo acido ottenuto dalla spremitura dell’uva, pompelmo rosa affumicato e sale al tartufo. Ingredienti che, uniti insieme, parlano degli incantevoli spazi e meravigliose bontà del Piccolo Principe. Situato all’interno della grande veranda ristrutturata, il ristorante è l’unico due stelle Michelin della Versilia. Curato da Giuseppe Mancino, i suoi piatti riscoprono antichi e genuini sapori provenienti dal mare e ispirano i drink lavorati dietro al bancone del bar. Con incursioni di aromi e sapori”, continua il bar manager.

Sorsi di mare nella Sala Cinese dell’hotel

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Se desiderate scoprire ogni più piccola gemma del Principe di Piemonte non perdetevi neanche una goccia del Fluctuating fatto di amaro, mezcal, acqua di pomodoro e shrub umami. Questo drink celebra il Bloody Mary e la lussuosa Sala Cinese dell’hotel che evoca conoscenze orientali ed esplorazioni esotiche.

Proseguendo nel tour, la signora misteriosa vi porta fino alla Camera 101 a cui sono dedicati l’intero cocktail book e un drink fatto con gin, vermouth, liquore all’arancia amara, china e acqua di mare.

Tra mare e orizzonte

Il viaggio termina al rooftop dell’hotel da dove lo sguardo si perde tra le linee della piscina a sfioro, il mare di Viareggio e l’orizzonte. La grande terrazza, sulla quale si affacciano il ristorante Maitò Viareggio e il cocktail bar La terrazza Maitò, sarà la vostra isola. Il luogo ideale che vi farà gustare in assoluta tranquillità ogni singolo istante della giornata.

A celebrare questo paradiso i due drink analcolici di Simone Corsini. “Il primo è Lines fatto con succo tropicale, bitter analcolico e menta. Il secondo cocktail è Oltremare realizzato con del gin alcol free, litchi, cordiale agrumato e un top soda. Due drink freschi e leggeri come la brezza marina che si leva da queste parti”, conclude Corsini.

Quella che profuma l’aria del lungomare di Viareggio, accarezza i fregi liberty dei suoi palazzi e i volti di coloro che si soffermano ad osservarli a naso all’insù.

Immagini courtesy Grand Hotel Principe di Piemonte