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La ricetta del Sidecar, un confine fluido tra Francia e Inghilterra

Il Sidecar è tra i big cocktail IBA, un parigino nato a cavallo dei ruggenti anni ’20. Dedicato a un cliente che percorreva Parigi a bordo del suo motoveicolo (il sidecar, appunto), pare che il drink fu inventato presso l’iconico Harry’s New York Bar.

Il motore di un drink che scoppietta: il Sidecar

Salite a bordo del Sidecar e mettetevi comodi, tanto guida Coqtail Milano. Questo viaggio sarà piuttosto lungo e le indicazioni le troverete soltanto alla fine: perché solo alla fine di questa news alcolica vi daremo la ricetta del Sidecar cocktail.

Stabilito quindi l’itinerario, non ci resta che ripercorrere le tappe che lo hanno portato ad arrivare persino all’olimpo dei cocktail IBA, ossia tutti quelli riconosciuti dall’International Bartenders Association.

Un cocktail inglese o parigino?

Le origini del Sidecar sono come quell’ultimo goccio contenuto in un bicchiere troppo stretto: sarà difficile riuscire a berlo, probabilmente non ce la faremo mai. Allo stesso modo, la storia del drink resta inafferrabile e ancora oggi abbastanza discussa. Dopotutto, nel mondo della mixology capita: un’oncia di mistero c’è sempre, perciò niente panico. Ci siamo abituati.

Nel suo libro del 1948 Fine Art of Mixing Drinks, David A. Embury sostiene che il cocktail Sidecar sia nato in un bistro parigino (probabilmente l’Harry’s New York Bar), per mano di Harry MacElhone. Il sidecar, in questo caso il motociclo, era il mezzo mediante il quale “il buon capitano” –così dice Embury- raggiungeva e andava via dal bistro che serviva il drink Sidecar. Erano gli anni della Prima Guerra Mondiale.

Lo stesso MacElhone, però, molto prima (nel 1919 e nel 1922) nel suo libro ABC of Cocktails attribuiva la paternità del cocktail a Pat MacGarry, un bartender inglese del Buck’s Club a Londra.

Sempre nel 1922 Robert Vermiere, nel suo Cocktails How To Mix Them, sostiene che effettivamente il drink fosse molto popolare in Francia ma che innanzitutto lo fosse a Londra, dov’era stato creato proprio dal bartender Pat MacGarry. Perciò, dire che il cocktail Sidecar sia metà francese e metà inglese, forse alla fine è un buon compromesso.

Il Sidecar: uno per tutti, tutti per uno?

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Un’altra tappa è quella che ha a che fare con il dosaggio dei tre ingredienti del cocktail Sidecar. C’entra di nuovo Harry McElhone che, nel suo libro già citato, suggeriva proporzioni identiche per ogni ingrediente. Si sospetta fosse più per una questione di facilità e praticità che per un discorso di equilibrio di gusto e tenore alcolico.

Ci sono ancora oggi bartender che restano fedeli a questa uguaglianza. Eppure, Embury sosteneva che il Sidecar cocktail altro non fosse che un Daiquiri preparato con brandy al posto del rum e Cointreau al posto dello sciroppo di zucchero. Pertanto, anche le proporzioni degli ingredienti del Sidecar dovevano rifarsi a quelle di riferimento per preparare un buon Daiquiri. Ma così facendo, quale sarebbe il risultato? Non otterremmo che un cocktail dal gusto piuttosto secco.

Nella bibbia della mixology di Harry Craddock, The Savoy Cocktail Book (1930) lui dà queste coordinate (ve le riportiamo intatte, senza modificare nulla): “2 x brandy, 1 x Cointreau e 1 x Succo di limone”.

Da quello che si deduce, il dosaggio degli ingredienti che compongono il Sidecar non è proprio uguale per tutti. La formula di Craddock, non c’è che dire, è di stampo “english school”.

Che fine ha fatto lo zucchero?

Nella mixology d’altri tempi, per il Sidecar pare fosse molto cool realizzare una crusta di zucchero tutta intorno al bicchiere. Una sorta di Margerita senza sale.

Le tracce di questo cocktail trend risalgono al 1934. In tempi moderni, chiaramente le cose si sono evolute e pertanto sono cambiate: se proprio ad oggi si vuole dare un tocco più dolce al cocktail, a detta dei bartender, è preferibile rimpiazzare la crusta di zucchero con un dash di sciroppo di zucchero miscelato al resto degli ingredienti.

Nella ricetta IBA del cocktail Sidecar, badate però che di zucchero non ve n’è traccia: al suo posto, c’è il succo di limone.

La ricetta IBA del Sidecar cocktail

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Ingredienti

  • 50 ml cognac
  • 50 ml triple sec
  • 20 ml succo fresco di limone

Preparazione

Colmare lo shaker con ghiaccio e versare gli ingredienti. Agitare con vigore e filtrare la miscela in una coppetta da cocktail precedentemente raffreddata.

Garnish

Servire il cocktail con (o senza) una zest di limone.