Il Saint di Monza ha grandi ambizioni e vuole generare una prima impressione d’impatto. Da qui la scelta di non adottare una tradizionale drink list bensì un piccolo magazine, con tanto di interviste, considerazioni e ovviamente le proposte legate ai cocktail. C’è pure un Astro Spirits, cioè un invito a gustare un determinato distillato a partire dal proprio segno zodiacale. Curiosi?
Saint Monza, una drink list che si legge come una rivista

Il Saint è nato nel 2022 e «la drink list in formato magazine non era presente nell’idea iniziale, per via della complessità dell’esecuzione e della sua comunicazione. Anche se ammetto che l’idea di creare uno strumento lavorativo dal taglio editoriale era un sogno nel cassetto già da molti anni».
A parlare è il general manager Nicoló Centemero. Che prosegue: «Finalmente, con Saint e con la filosofia informalmente elegante (che poi è lo slogan del locale) abbiamo trovato l’ambiente perfetto per dare vita al progetto. Si pone come un modo per raccontare Saint, la città, le persone che la vivono e ovviamente ciò che facciamo al bancone e nel locale. Nel tempo è potuta diventare anche un modo per dare valore ai partner che hanno sposato il nostro progetto. Una drink list che si legge come una rivista: è questo l’obiettivo».
Cocktail e identità

Sfogliando il magazine di Saint troviamo classici rivisitati, cocktail analcolici e signature drink. Diciotto ricette in tutto, sei per ogni tipologia. Va da sé che gli ingredienti sono della massima qualità. Ma il formato è pensato per uno scopo più ampio: «Vogliamo che la lista racconti chi siamo, dove siamo, con chi lavoriamo e perché lo facciamo in questo modo. È uno strumento di identità prima ancora che di servizio. Lavorare su un format di questo tipo ha rappresentato una novità e ha generato qualche difficoltà», continua Centemero.
«Le idee si sono susseguite e decidere cosa fosse coerente e cosa invece non è stata una bella sfida, non è stato facile. Avremmo voluto scrivere molte più pagine, ma abbiamo provato a dare rilievo a ciò che sentivamo in questo preciso momento. E soprattutto abbiamo voluto creare un prodotto che fosse comprensibile e intuitivo per il cliente».
In futuro ci saranno nuovi numeri

Con due edizioni all’anno «vogliamo che diventi un’istituzione. Stiamo già producendo i contenuti per la prossima drink list, che cambieremo intorno al mese di novembre. Alcuni clienti hanno già detto di voler collezionare i vari magazine, e questo ci ha davvero motivato a continuare il nostro progetto. Sperando anzi di migliorarlo anno dopo anno, storia dopo storia, drink dopo drink».
Le molte anime del Saint Monza
Il Saint è uno spazio aperto a molte cose: dalla colazione all’aperitivo, dalla cena al listening bar. E molte sono le persone coinvolte: accanto al già citato Nicoló Centemero ci sono Greta Minotti (bar manager), Giorgia Bertolini (head bartender), Maria Cristina Galimberti (chef), Stefania Aliprandi e Gabriele Viola Boros (proprietari). C’è anche Milo Mischi, che si occupa delle ore serali e gestisce i dj set che animano Saint al venerdì sera e che hanno portato a Monza ospiti di tutto rispetto. Fra gli altri, Kenny Carpenter, Eddy Costella, Alex Farolfi e DJ Jad. E non è poco.
Images courtesy Saint Monza