Quella del cocktail El Capitán è una storia di emigrazione e di incontro fra culture: nello specifico, quella italiana e quella peruviana. I due ingredienti principali sono infatti legati strettamente alle due nazioni e ai due popoli.
La storia del cocktail tra Italia e Perù
Da una parte c’è il vermouth, che nella sua versione moderna risale alla metà del diciottesimo secolo e ha come patria la città di Torino. Dall’altra c’è il pisco, distillato sudamericano la cui paternità è contesa fra Cile e Perù.
Ai fini della storia è necessario puntare lo sguardo sul Perù e sul flusso di immigrazione che vide protagonisti gli italiani nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del XVIII secolo. Un fenomeno storico conosciuto come “grande migrazione” e che vide milioni di persone lasciare l’Italia per attraversare l’oceano e cercare una più rosea prospettiva di vita nelle Americhe. Furono i nostri compatrioti a introdurre in Perù il vermouth, ma per un certo numero di anni non ci fu alcun tipo di fusione con il distillato locale.
Poi qualcuno ebbe l’intuizione di mescolarli. Nessuno sa esattamente chi lo fece per la prima volta, né quando e tanto meno dove. L’ipotesi che va per la maggiore è che sia accaduto nel corso degli anni Venti del XIX secolo. Forse nella città di Puno, situata sulle sponde occidentali del lago Titicaca, nel Perù meridionale. E forse grazie agli ufficiali dell’esercito di stanza in quel luogo, che si sono innamorati del mix e hanno contribuito alla sua diffusione.
La ricetta di El Capitán cocktail

L’IBA non ha stabilito una ricetta ufficiale e nella stessa capitale del Perù, Lima, El Capitán viene preparato in modi diversi. C’è chi utilizza parti uguali di pisco e vermouth e chi preferisce una maggiore quantità di pisco. Inoltre, capita che la dose di vermouth sia ottenuta mescolando quello secco e quello dolce. Tutto questo per dire che la nostra versione è una delle tante possibili.
Ultima avvertenza: non è chiaro quale tipo di pisco peruviano si debba preferire. Considerata la presenza del vermouth dolce, si può optare per le tipologie puro (da uve non aromatiche) o acholado (si distillano uve aromatiche e non aromatiche, insieme). Questo per evitare uno sbilanciamento in direzione degli zuccheri.
Ingredienti
- 60 ml pisco
- 60 ml vermouth dolce
- 1 dash Angostura
Procedimento
Raffreddare una coppetta da cocktail, poi prendere un mixing glass, riempirlo di ghiaccio a cubetti, inserire gli ingredienti e mescolare. Filtrare nel bicchiere.
Garnish
Una o due olive verdi.
Immagini credits Julie Couder per Coqtail, location Ceresio 7. Riproduzione vietata