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Alexander e Brandy Alexander, quali sono le differenze?

Il 31 gennaio per il Brandy Alexander Day potrete decidere con quali di questi due drink brindare after dinner: Alexander e Brandy Alexander. Ecco qui quali sono le differenze tra i due cocktail e le loro ricette.

Il 31 gennaio si festeggia il Brandy Alexander Day 2021

Meglio chiarire subito che il Brandy Alexander, già apprezzato negli anni del Proibizionismo, deve la sua fama al predecessore che, servito ancora oggi, pare un giovanotto: è l’Alexander Cocktail, un drink eterno, che non invecchia.

Più che fare un patto con il diavolo, Dorian Grey avrebbe dovuto bere certamente più Alexander. O Brandy Alexander.

Alexander e Brandy Alexander, differenze

Brandy Alexander e Alexander Cocktail. Detti così, pare che i due drink stiano tramando qualcosa.

Perciò, Coqtail Milano tramanda. Soprattutto perché –e lo ripeteremo sempre- è importante sapere ciò che si sta bevendo. A maggior ragione se state festeggiando un drink in particolare come durante il Brandy Alexander Day: non si tratterebbe certo di un aperitivo o di un momento after dinner qualunque.

Ebbene, cosa c’è da sapere riguardo al Brandy Alexander e all’Alexander Cocktail, che, a vederli presentati nel bicchiere, a occhio e croce ci sembrano la stessa cosa?

Mettiamo che Alexander sia un cognome: se due persone differenti condividono lo stesso cognome, quasi sicuramente risulteranno imparentate. Non è sempre vero, ma nel caso della mixology sì. E, come in ogni famiglia, anche nelle cocktail family ci sono membri più giovani e più anzianotti.

Come vi abbiamo già accennato, capirete che l’Alexander Cocktail ha qualcosa in più da raccontare rispetto al Brandy Alexander. Sì, si assomigliano. Ma in fatto di età e di robustezza alcolica, sono completamente differenti. Capiamo perché.

Le origini (e le ipotesi) dell’Alexander Cocktail

Se proprio non possono nascondersi nella nebbia, si nascondono nell’azoto liquido le origini dell’Alexander Cocktail. Il drink esprime grande fascino già solo per la sua misteriosa provenienza. Ovviamente, in circolo ci sono più versioni.

Sembra che l’Alexander Cocktail sia stato servito durante la finale del campionato di baseball World Series del 1915 quando, un bartender del The Racquet Club, volle celebrare il lanciatore di baseball Grover Cleveland Alexander del Philadelphia, nonostante la disfatta.

Un’altra versione meno sportiva sostiene che l’Alexander sia stato il prodotto di una campagna pubblicitaria: nel 1929 il bartender Troy Alexander creò il cocktail ispirandosi al vestito bianco di Phoebe Snow, la donna-mascotte della pubblicità per la linea ferroviaria DL&W.

Quella fu una pubblicità molto iconica e che si accomodò ben presto nell’immaginario comune: il vestito bianco di Phoebe circolò su mezzo stampa per un lungo periodo. Una volta inventato, l’Alexander Cocktail divenne uno dei più desiderati del Proibizionismo, complice la dolcezza che stemperava la rudezza alcolica del gin, il distillato alla base di questo drink.

Alexander Cocktail: albume o non albume?

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Questo è un altro bell’interrogativo. Potrebbe quasi fare da garnish al drink. Nel 1937, Stanley Clisby Arthur scriveva, nel suo Famous New Orleans Drinks and How to Mix’em, che i bartender che non utilizzavano l’albume d’uovo nella ricetta dell’Alexander Cocktail, commettevano un grosso errore perché era proprio la sua consistenza a rendere la texture del drink così unica.

Tuttavia, raccomandava bene di non eccedere: un solo albume era la dose sufficiente persino per una dozzina di persone. Pertanto, se utilizzato nella preparazione del drink, era importante favorire un’emulsione attraverso una bella shakerata attenta.

Divertente è l’aneddoto in fondo alla pagina di questo libro, che riguarda la difficoltà di pronunciare alla francese la parola “Alexandre”.

Eccolo:

“(…) Se avete difficoltà con la pronuncia, vi basterà stringere il naso tra il pollice e l’indice. Ma dovreste, per sbaglio, dire “Alexander” – vedrete che avrà lo stesso sapore. E il gusto è semplicemente delizioso”.

Se per adesso è tutto chiaro (o beige, come il colore del drink), concludiamo col darvi la ricetta dell’Alexander Cocktail presente su Difford’s Guide.

Alexander Cocktail, ricetta e ingredienti

Ingredienti

  • 45 ml dry gin
  • 22,5 ml crema di cacao bianca
  • 22,5 ml crema di latte
  • 10 ml albume d’uovo pastorizzato (facoltativo)

Procedimento

L’Alexander Cocktail appartiene alla categoria degli shakerati. Versare tutti gli ingredienti in uno shaker colmo di ghiaccio e agitare con vigore. Filtrare la miscela in una coppetta ben fredda.

Garnish

Grattugiare un po’ di noce moscata sul top.

Il più giovane Brandy Alexander

Detto anche Alexander #2, cosa che lo fa praticamente sembrare un erede. Il Brandy Alexander –come avevamo già chiarito in questo articolo pare sia nato nel 1922 come drink servito a un matrimonio reale –quello tra la principessa Mary e il conte Lascelles.

Comunque, tutti concordano col fatto che il Brandy Alexander circolasse nel mondo della mixology d’altri tempi già prima del 1937, anno in cui la sua ricetta fu per la prima volta impressa su carta, rimpiazzando il gin con l’utilizzo del brandy. La ricetta fu pubblicata nel libro di W.J. Tarling Café Royal Cocktail Book – Coronation Edition.

Anche nel 1946, un’altra ricetta contenuta nel libro di Bill Kelly The Rowing Bartender, sostituiva il gin con il brandy, specificando però che durante il Proibizionismo capeggiava il gin.

Nonostante le difficoltà di utilizzo del brandy durante gli anni ’20, l’Alexander #2 divenne con il tempo un drink benvoluto e ben-bevuto: il successo del Brandy Alexander fu chiaro. Al punto da essersi guadagnato il suo giorno sul calendario, perché in tutto il mondo, il 31 gennaio, si festeggerà il Brandy Alexander Day 2021.

Ricetta del Brandy Alexander (o Alexander #2)

Quella che segue è la ricetta del Brandy Alexander estrapolata dal libro The Savoy Cocktail Book del 1930 di Harry Craddock.

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Ingredienti

  • 1/3 brandy
  • 1/3 ml crema di cacao
  • Crema di latte 1/3

Procedimento

Per preparare il Brandy Alexander, versare tutti gli ingredienti in uno shaker riempito di ghiaccio in precedenza. Agitare e filtrare la miscela ottenuta in una coppetta da cocktail già raffreddata.

Garnish

Guarnire con noce moscata grattugiata.

Alexander’s Sister Cocktail

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Sempre dal Savoy Cocktail Book di Harry Craddock, ecco la ricetta dell’Alexander’s sister Cocktail.

Ingredienti

  • 1/3 gin
  • 1/3 crema di menta
  • 1/3 crema di latte

Procedimento

Per preparare l’Alexander’s sister Cocktail, versare tutti gli ingredienti in uno shaker già colmo di ghiaccio e agitare. Filtrare la miscela in una coppetta da cocktail.

Garnish

Decorare con una fogliolina di menta.