All’Armani Bamboo Bar hanno dedicato un cocktail a Leonardo Da Vinci

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Una variazione sul rum sour che ricorda Acquarosa, una bevanda contenuta nel Codice Atlantico

Che Leonardo Da Vinci fosse un genio lo sanno tutti, ma che fosse il primo mixologist della storia forse no.

E nel 2019, grazie all’anniversario dei 500 anni dalla sua morte, oltre agli appassionati gourmet sono stati tantissimi gli chef e i bartender che hanno scoperto i suoi studi sulla cucina e sul buon bere.

Leonardo organizzava feste e banchetti per gli Sforza

Grazie alla città di Milano e a un lavoro come responsabile di cerimonie e banchetti alla corte degli Sforza, Leonardo ha infatti analizzato le abitudini dei suoi contemporanei a tavola lasciandone traccia nei suoi appunti, oggi raccolti all’interno del Codice Atlantico.

Oltre che dedicarsi al cibo e alle bevande, l’occupazione principale di Da Vinci era quella di trasmettere le buone maniere a tavola, per educare gli ospiti (come diremmo oggi) al bon ton. Ha imposto l’utilizzo del tovagliolo fino a quel momento inesistente sostenendo anche la buona abitudine di lavarsi le mani prima di iniziare il pasto, utilizzando acqua aromatizzata alle rose, con i suoi sentori profumati estremamente eleganti.

La passione per questo fiore e i suoi petali “perfetti per essere sfregati sulle mani e anche mangiati” emerge anche all’interno del foglio 482 recto dove è riportata la ricetta dell’unica vera bevanda creata da Leonardo, l’Acquarosa.

Acquarosa, la ricetta di Leonardo Da Vinci contenuta nel Codice Atlantico

Custodita tra le mura della Biblioteca Ambrosiana, la ricetta della “bevanda del genio” è perfettamente descritta sia negli ingredienti che nella preparazione: “Zucchero, acquarosa, limone e acqua frescha colati in tela biancha”.

Si tratta di una mistura fresca ed estiva con richiami al mondo orientale e viene descritta da Leonardo come “bevanda di Turchi la state” probabilmente per la somiglianza con il Giulebbe, un’acqua di rose a base di erbe, zucchero o miele utilizzata nella preparazione del Ramadan proprio in Turchia.

La ricetta di Acquarosa, risalente al periodo francese di Leonardo e quindi agli ultimi anni della sua vita, viene da molti definita afrodisiaca, anche se non ne conosciamo l’effettivo impiego.

Acqua/Rosa, il cocktail dedicato alla “bevanda del genio”

All’Armani Bamboo Bar, il bar manager Andrea Rella e il suo team di bartender hanno dedicato un twist del Rum Sour proprio al genio di Leonardo, puntando tutto sulle note delicate della rosa. Il distillato caraibico, insieme al succo di limone fresco e uno sciroppo di rosa e curcuma, viene reso cremoso dall’aggiunta di albume pastorizzato che subisce una doppia shakerata, prima con ghiaccio e poi senza.

Servito in una coppa ghiacciata, è un bocciolo di rosa a decorarlo e a richiamare la ricetta di Leonardo Da Vinci, mentre la nota alcolica è in perfetto equilibrio tra l’aspro, gli aromi della rosa e il sentore caramellato del rum scuro.

La ricetta del cocktail Acqua/Rosa

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Acqua/Rosa il cocktail dedicato a Leonardo Da Vinci, Credits Coqtail Milano

Ingredienti:

3 cl Rum bianco

3 cl Rum scuro

1,5 cl Sciroppo di rosa e curcuma

3 cl Succo di limone fresco

2 cl Albume pastorizzato

Preparazione:

In uno shaker versare il rum bianco e il rum scuro, donando inoltre una nota agrumata (tipica dei cocktail “sour”) grazie al succo di limone fresco. Completare la miscela con lo sciroppo di rosa e curcuma e l’albume pastorizzato. Riempire con il ghiaccio e procedere con una prima shakerata per montare a dovere il bianco d’uovo per poi eliminare il ghiaccio e ripetere l’operazione rendendo il drink ancora più cremoso. Versare in una coppa fredda senza ghiaccio.

Garnish:

Decorare con un piccolo bocciolo di rosa al centro del drink.