È trascorso un decennio abbondante da quando la cocktail scene asiatica è uscita dall’ombra dei bar occidentali e ha conquistato i riflettori del palcoscenico globale. La Thailandia ha fatto la sua parte e ormai rappresenta un punto di riferimento imprescindibile. Ne sa qualcosa Patty Pitchaya, nata e cresciuta a Bangkok e capace di uno sguardo autorevole sul mondo del bere e del mangiare bene: «Faccio parte della food industry da quasi vent’anni», racconta, «e oggi lavoro come food consultant e food designer».
Una vibrante bar scene
Patty conferma che «la bar scene thailandese è vibrante e in continua evoluzione. Bangkok offre locali per tutti i gusti: ci sono gli speakeasy clandestini, i bar dal concept distintivo, location lussuose sui tetti e con viste incredibili. Ma la cultura dei bar non è ristretta alla sola capitale. Città come Chiang Mai e Phuket hanno sviluppato scene vitali e originali, che mettono in campo ingredienti locali e mixology creativa. Avendone la possibilità, l’ideale è andare in esplorazione per scoprire come diverse regioni conferiscono il loro tocco personale all’esperienza del bere».
Le idee chiare di Patty Pitchaya
Grazie all’anima da esploratrice, Patty ha sviluppato idee molto chiare su ciò che rende un bar speciale: la qualità dei cocktail è ovviamente importante, ma «il cibo eccellente è sempre un plus, che si tratti di una selezione ridotta ma ponderata, oppure di un menu completo. Inoltre, piccoli dettagli come l’offerta di acqua gratuita denotano un livello di cura che esalta l’atmosfera generale del posto. Perché non è solo questione di dove vai, ma di come ti fa sentire un luogo. Cioè se riesce o meno a raggiungere un perfetto equilibrio fra drink di alto livello, cibo eccellente e calda ospitalità».
L’energia delle persone
A proposito di quest’ultimo punto Patty ci tiene ad approfondire: «Al centro di ogni bella esperienza ci sono le persone. Il personale di un bar e il modo in cui tratta gli ospiti danno il tono, ma l’energia dei clienti è altrettanto importante. Magari ti stai concedendo una chiacchierata fra intimi, oppure stai incontrando nuove persone, ma in un caso come nell’altro la musica non cambia: le serate migliori sono quelle in cui le conversazioni fluiscono senza sforzo. È un successo se ti senti accolta, connessa e serena».
Due tendenze destinate a imporsi
Se dunque queste caratteristiche rappresentano un comune denominatore fondamentale, guardando al futuro Patty scommette su due tendenze destinate a imporsi. La prima è quella dei «bar di quartiere, con un’atmosfera casalinga: le persone cercano spazi in cui evadere dalla routine quotidiana e nel contempo sentirsi veramente a proprio agio. Un ambiente rilassato offre loro la possibilità di trovare un angolo di quiete, di pomeriggio come alla sera, dove rilassarsi, socializzare e divertirsi».
C’è poi un secondo tipo di bar che potrebbero esplodere nel giro di poco tempo: «Sono quelli che mi piace definire multifunzionali, luoghi che iniziano la giornata come intimi cocktail lounge e, man mano che le ore avanzano, si trasformano senza soluzione di continuità in locali notturni ad alto tasso di energia. Questi concetti ibridi offrono il meglio di entrambi i mondi: un ambiente raffinato e rilassato dove gustare drink ben preparati all’inizio della serata, e un luogo più vivace ed energico dove scatenarsi successivamente. Ritengo che queste due tipologie di bar siano destinate a diventare la prossima grande novità, tenendo in considerazione che i gusti dei consumatori stanno evolvendo verso esperienze più coinvolgenti e versatili»
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui.
Immagine di copertina courtesy Patty Pitchaya