Scatenare i sensi attraverso percorsi inaspettati crea memorie indelebili, come tante fotografie impresse nella mente. È esattamente ciò che accade assaggiando Espolòn Cristalino, una delle ultime creazioni del maestro tequilero Cirilo Oropeza. Un’esperienza vissuta durante l’esclusiva tasting session di questo nuovo distillato, presentato al bar Il Nemico a Milano sotto la guida di Marianna Di Leo, brand ambassador Espolòn Tequila e Luca Casale, Campari Academy coordinator.
Viaggio nell’essenza del Messico
Quando al primo sorso di tequila i ricordi di viaggi in Messico, il sole e gli intensi profumi di agave iniziano a danzare tra le papille gustative, vuol dire che quel distillato ha centrato il suo obiettivo più alto. Questa è una verità che si materializza, goccia dopo goccia, con il nuovo Espolòn Cristalino. «Chi lo prova ne resta colpito per intensità e piacevolezza», sottolinea Marianna Di Leo durante una degustazione fuori dal comune che ha saputo stimolare la memoria emozionale di ciascuno dei partecipanti. «Per far comprendere meglio cosa scatena in ognuno un semplice assaggio», prosegue Luca Casale, «si deve distinguere tra sapore e gusto. Il sapore viene creato dalla nostra mente. E come sostiene il padre della Neurogastronomia, Gordon Shepherd, la percezione del gusto è un processo che coinvolge non soltanto i cinque sensi, ma anche memorie, emozioni e ricordi».
Espolòn Cristalino, l’arte di saper dosare il tempo
È dietro a questa esplosione di sensazioni che si cela il processo di raffinata maestria artigianale di Espolòn Tequila. Degustare il nuovo Cristalino significa immergersi in un capolavoro di equilibri e contrasti. «È un tequila che è stato ottenuto nel tempo, una preziosa eredità del maestro Cirilo», spiega ancora la brand ambassador mentre il liquido, limpido come acqua di sorgente ma complesso come un romanzo ben scritto, si racconta dai bicchieri del tasting. «Al primo contatto con le labbra, si percepisce immediatamente che non si tratta di un tequila qualunque».
La sofisticata alchimia di Espolòn Añejo con un tocco di Espolòn Extra Añejo, filtrato con carbone fa raggiungere al distillato una trasparenza nitida che ipnotizza, senza sacrificare la complessità che solo l’invecchiamento sa donare. Espolòn Cristalino è una rivelazione: «L’agave Blue Weber, coltivata nelle alture di Jalisco, si trasforma in poesia che fonde insieme passato e presente».
Una sinfonia che accarezza i sensi

Durante il tasting al buio, i partecipanti si sono divertiti con il classico gioco del “Se fosse”, assaporando Espolòn Blanco e Espolòn Añejo prima di scoprire la personalità distintiva di Espolòn Cristalino. Il primo impatto rivela note di agave caramellata e miele che avvolgono la lingua come un abbraccio caldo. Segue un finale sorprendentemente fruttato con sentori di quercia, che sembrano sussurrare antiche leggende messicane. Tutti concordi nel sostenere che la texture è pura seta: intensa e fresca insieme. Una morbidezza che invita a rallentare, a sorseggiare con rispetto, permettendo al tempo di svelarsi a ogni goccia.
Le associazioni evocate dai presenti spaziano libere, in questo modo: dai colori palpabili come il bianco del lino alla musica soul, ai tessuti avvolgenti come il raso. Non mancano riferimenti a «profumi di pepe, cioccolato nero e scorzette d’arancia. Tutte sfumature corrette che catturano la sofisticata profondità di questo distillato», tiene a dire Casale.
L’etichetta di Espolòn Cristalino e le sue storie ancestrali
La bottiglia affascina non solo per il suo prezioso contenuto, ma anche per il suo design. «L’etichetta si sviluppa in verticale», spiega Di Leo con entusiasmo. «Vuole richiamare i cenotes Maya, quelle antiche fonti d’acqua cristallina che creano l’illusione di essere sospesi tra due mondi». Attraverso il vetro trasparente si scorge il gallo Ramon, emblema di casa Espolòn, che celebra proprio un antico rituale di donazione Maya. Tenendo in mano questa bottiglia, si percepisce di far parte di una narrazione che attraversa i secoli, un approccio distintivo della distilleria, che da sempre rappresenta le proprie etichette in veri e propri capitoli della storia messicana.
L’arte della degustazione perfetta

Quando Espolòn Cristalino viene degustato liscio, i suoi aromi si sprigionano con eleganza. Quando viene assaporato leggermente freddo, rivela nuove dimensioni del suo carattere. Ma l’esperienza diventa inimitabile con il perfect serve suggerito durante la serata. Il bordo della coppetta bagnato nel lime, poi spolverato con un mix di cacao, zucchero e sale crea un contrappunto geniale amplificando ogni nota del distillato. Una combinazione che resta impressa nella memoria come un punto di partenza per avventure che aspettano solo di essere esplorate e ricordate.
Immagini courtesy Espolòn Tequila
Articolo in collaborazione con Campari Group