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Perché le bag in box possono rivoluzionare la mixology

Nel mondo dei cocktail, esiste un’innovazione ormai consolidata che sta vivendo un momento significativo: la bag in box. Presente sul mercato da tempo, questo formato sta guadagnando sempre più rilevanza grazie al suo potenziale di sostenibilità e praticità. Mentre in passato era spesso associata a prodotti di fascia bassa, oggi la bag in box emerge come una soluzione di packaging capace di coniugare qualità, responsabilità ambientale e funzionalità.

Bag in box, il packaging alternativo

Nel dibattito sulle opzioni di imballaggio per spirits e affini, si confrontano due visioni. Da un lato, troviamo i sostenitori della tradizione, legati all’immagine classica degli spirits in bottiglia di vetro.

Dall’altro, emergono pionieri, coloro che hanno saputo reinterpretare e valorizzare la bag in box, come i soci di Dripstillery. La distilleria, nata dalla collaborazione tra il Gruppo Farmily e i fratelli Mattia e Luca Vita, si è distinta fin dal 2022 per aver riconosciuto e sfruttato il potenziale inespresso di questo formato.

La loro Fusetti Bag in Box rappresenta infatti un esempio di come un’idea possa rispondere in concreto alle esigenze quotidiane di sostenibilità e innovazione nel bartending. Ecco quattro motivi per cui questo tipo di imballaggio può rivoluzionare in maniera positiva la industry.

Fusetti Bag in Box, la sostenibilità prima di tutto

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In un’epoca in cui la responsabilità ambientale è più importante che mai, il mondo Fusetti vuole fare la differenza. «Due anni fa non ci credeva nessuno, ma siamo stati i primi a pensare a un packaging sostenibile per gli alcolici in modo strutturato: la produzione, il trasporto e la trasformazione di un contenitore hanno spesso un impatto sull’ambiente di cui poco si parla. Fino a oggi l’enfasi è stata sempre posta sul riciclo, ma anche questo ha un limite», spiega Flavio Angiolillo, imprenditore e mixologist. È stato calcolato, infatti, che quasi la metà dell’energia totale impiegata nella produzione di una semplice bottiglia di vetro è legata alla sua realizzazione, visto che il punto di fusione del vetro stesso si ottiene a circa 2000 gradi.

«Dietro c’è molto di più. La Fusetti Bag in Box da tre litri fa evitare non solo l’utilizzo di 3 bottiglie di vetro, ma di 3 tappi, 6 etichette e 3 capsule. Realizzata in cartone riciclabile, all’interno contiene una sacca in plastica a doppia cellula metallizzata che accoglie il bitter e che, insieme al rubinetto, può essere riciclata. Inoltre, se viene usata come ricarica della bottiglia del Bitter Fusetti, quest’ultima può essere riutilizzata più volte, risparmiando vetro».

Altro tema è il peso. «In totale la Fusetti Bag in Box pesa solo 180 grammi in confronto a tre bottiglie vuote da un litro che pesano quasi 2 chili. Va da sé che sceglierla influisce molto sul trasporto. Abbiamo calcolato infatti che fa risparmiare la movimentazione di tonnellate di vetro ogni anno».

L’importanza del design delle bag in box

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Snella e piccola, una bag in box può essere stoccata in qualsiasi luogo perché le sue dimensioni sono contenute, però anche il design vuole la sua parte. «Alta come uno shaker e larga come due bottiglie di Fusetti (18x22x9,5 cm) si fa notare dietro il bancone grazie a una grafica curata in ogni suo dettaglio. Perché lo stile è il nostro marchio di fabbrica. I segreti del successo della Fusetti Bag in Box sono svariati», sostiene Angiolillo, «uno su tutti l’appeal: ogni 2000 confezioni, la grafica cambia regalando disegni d’autore sempre nuovi».

Qualità inalterata

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Tutto positivo ma, conditio sine qua non, il liquido contenuto nella box deve mantenere intatte le sue caratteristiche premium. «Il nostro sistema di erogazione assicura che ogni goccia di Fusetti abbia la stessa intensità di sapore dalla prima all’ultima stilla».

Il suo bouquet aromatico, che prevede genziana, rabarbaro, china, quassio, arancia amara e chinotto, per Flavio Angiolillo e partner, «Anche dalla Bag in Box permette di creare cocktail che si distinguono dalla massa senza variazioni indesiderate di gusto e con la qualità impeccabile del Bitter Fusetti».

Convenienza in pochi centimetri

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La bag in box offre anche un notevole vantaggio economico e il suo contenuto è sufficiente per preparare qualsiasi cocktail.

«Con i tre litri contenuti nella Fusetti Bag in Box si possono fare un centinaio di Americano e Negroni, mentre per gli appassionati di Fusettone, se ne possono realizzare almeno 85», spiega Flavio Angiolillo. «Il risparmio è significativo rispetto all’acquisto delle singole bottiglie di Fusetti, tanto che in questi due anni è letteralmente andata a ruba con un incremento delle vendite del 60%», rivela il mixologist.

Insomma, in un contesto in cui il mercato affronta sfide come la salvaguardia dell’ambiente, la diminuzione delle emissioni nocive e il contenimento dei costi delle materie prime per gli imballaggi, la bag in box si dimostra un utile alleato. Un’alternativa al vetro che contribuisce a rendere il mondo dei cockatil un posto migliore, una bag in box alla volta.

Immagini courtesy Dripstillery